Una foresta di cannabis nel parco del Ticino, agli spacciatori poteva far guadagnare circa un milione
VIGEVANO – Una vera e propria “foresta di cannabis”. La piantagione era ben mimetizzata all’interno dei fitti boschi del parco del Ticino, nel territorio comunale di Vigevano. È stata la Guardia di finanza a scoprirla e a smantellarla. La scoperta è arrivata in seguito alle indagini della Fiamme Gialle pavesi guidati dal colonnello Ugo Poggi e ha avuto la collaborazione del personale della Sezione aerea di Varese, la quale ha svolto una ricognizione aerea del territorio della provincia finalizzata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti. È stata così scoperta la vasta piantagione di canapa indiana. L’area interessata era un isolotto formatosi lungo il letto del fiume, assolutamente ignota ai più. In totale erano 200 le piante di cannabis, alte due metri e mezzo, con infiorescenze in stato di maturazione e di molteplici varietà. Tutte erano interrate in diversi e separati siti e disposte in una serie di filari ben organizzati e attrezzati di irrigatori alimentati da pannelli solari portatili, per un quantitativo di sostanza stupefacente pari a circa 100 chilogrammi, che avrebbe fruttato sul mercato un profitto illecito superiore al milione di euro. Nonostante il numero e le ragguardevoli dimensioni le piante erano perfettamente nascoste all’interno della vegetazione del parco perché si trovavano in una zona particolarmente impervia, priva di sentieri e ricoperta da fitta vegetazione, raggiungibile unicamente via acqua. Con l’ausilio dei mezzi nautici del comando dei vigili del Fuoco di Pavia e dell’elicottero da Varese, i finanzieri pavesi hanno raggiunto l’area della piantagione sottoponendo a sequestro le piante, per poi procedere alla loro eradicazione e distruzione. L’indagine è affidata alla stessa Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica di Pavia.