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Il tanto atteso raddoppio ferroviario della tratta Mortara-Albairate sembra destinato a rimanere, per ora, un miraggio. L'aggiornamento 2024 del contratto di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e Rfi non prevede alcun finanziamento per quest'opera, nemmeno per la tratta Albairate-Abbiategrasso, che risulta addirittura definanziata. Una notizia che, sebbene deludente, non stupisce l'associazione dei rappresentanti dei pendolari MiMoAl, da anni attiva nella sensibilizzazione su questo tema. 
"Non siamo sorpresi - commenta Franco Aggio, presidente di MiMoAl - la nostra associazione aveva già previsto questo stallo, nonostante le ripetute dichiarazioni ottimistiche da parte di alcune forze politiche di maggioranza in Regione, che avevano più volte annunciato svolte imminenti. Ora c'è l'ufficialità che per almeno un altro anno non ci saranno novità positive. Chiediamo che si passi dalle parole ai fatti". Tra le proposte dell'associazione, una soluzione si fa largo: il raddoppio selettivo, un progetto meno ambizioso ma più praticabile rispetto al raddoppio completo. "Questa opzione - afferma Aggio - garantirebbe gli stessi vantaggi con minori costi, tempi di realizzazione più brevi e un impatto ridotto sulle comunità locali, in particolare nei territori di Abbiategrasso e Vigevano". Negli ultimi anni, la proposta del raddoppio selettivo sembra aver guadagnato un certo consenso tra i soggetti tecnici coinvolti, ma resta da vedere se le istituzioni politiche sapranno coglierne le potenzialità. "Ci chiediamo se i rappresentanti politici in Regione, al Ministero e in Parlamento - incalza il presidente di MiMoAl - avranno la lungimiranza di adottare questa soluzione o se preferiranno continuare a ignorare il problema per non dover ammettere le promesse mancate". Il raddoppio ferroviario Mortara-Albairate è considerato strategico per migliorare la mobilità della Lomellina e l'integrazione con Milano. L'attuale infrastruttura a binario unico rappresenta un grave collo di bottiglia che limita la frequenza e l'affidabilità dei collegamenti ferroviari, penalizzando pendolari, studenti e lavoratori. "Se la politica continuerà a rimandare - conclude Franco Aggio - il rischio è che la situazione di stallo si trascini ulteriormente, con ripercussioni negative per l'intero territorio. L'associazione MiMoAl invita pertanto le istituzioni a prendere decisioni concrete per sbloccare un'opera che potrebbe fare la differenza per lo sviluppo economico e sociale della zona". Nel frattempo, i cittadini restano in attesa, sperando che, almeno questa volta, alle parole seguano i fatti.

Massimiliano Farrell