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VIGEVANO - Aveva sporto denuncia per una rapina, ma si è rivelata una colossale «balla», con condimento di lesioni che sono risultate poi essere state autoinflitte da parte dello stesso. Anzi, molto di più. Il reato di cui dovrà rispondere un 64enne vigevanese, con precedenti penali, è quello ben più grave di simulazione di reato. Il fatto risale allo scorso 4 luglio, quando l'uomo, attualmente deferito in stato di libertà, si era presentato al comando dei carabinieri della Stazione di Vigevano. In quell'occasione aveva sporto denuncia raccontando di essere stato vittima di una rapina.
In particolare, l’uomo aveva riferito ai militari che, quel pomeriggio, mentre era intento a parcheggiare l’autovettura aziendale, era stato raggiunto da due soggetti di origine nordafricana, dei quali uno lo aveva immobilizzato, mentre l’altro gli aveva procurato una ferita all’addome con un oggetto contundente, riuscendo, dunque, ad asportargli un borsello contenente mille e 850 euro dell’incasso aziendale. Il 64enne al momento dei fatti era dipendente di una società di trasporto di Vigevano.
Tuttavia, a seguito delle indagine svolta dai carabinieri della Stazione di Vigevano, anche grazie all'ausilio delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, è risultato che quanto asserito dall’uomo non corrispondeva al vero. Hanno potuto così accertare che al fine di appropriarsi dell’incasso aziendale, di cui era temporaneamente in possesso nel suo ruolo di collaboratore, ha simulato il reato e, per rendere più credibile la dinamica della «rapina», si era inferto autonomamente anche le lesioni, poi medicate presso il pronto soccorso dell’ospedale Civile di Vigevano. Così nel pomeriggio di martedì scorso, 29 ottobre, l'uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia.

Riccardo Carena