Buona la prima! I prof della Scuola civica musicale di Mortara incassano applausi e sono pronti al viaggio Broadway-Brasile
MORTARA - Successo di pubblico per la prima domenica dei “Percorsi musicali” pensati da Alberto Bonacasa, direttore della Scuola civica musicale, con gli altri maestri di musica per diffondere la cultura musicale tra i cittadini. Pensati per implementare l’offerta didattica, gli incontri prevedono delle esibizioni alternate a delle spiegazioni per capire quello che si va a suonare, anche da un punto di vista tecnico.
L’obiettivo è quello di far prendere maggior consapevolezza degli sviluppi della musica nel corso della storia, con maggior riferimento al Novecento.
Il primo incontro, la scorsa domenica, si intitolava “Dal blues al jazz moderno”: Luca Lima alla chitarra, Alberto Bonacasa al pianoforte, Marcello Testa al contrabbasso e Roberto Paglieri alla batteria, con ospite speciale il giovanissimo allievo Ludovico Cucchetti, che si è esibito accanto ai maestri. Il percorso pensato da Bonacasa è partito dagli inizi, dagli schiavi africani con le loro prime manifestazioni di quel genere che sarebbe poi diventato il blues, e che sarebbe poi entrato nell’anima del jazz, attraverso lo swing, una musica da ballo suonata dalle orchestre. Ma erano ancora tempi di discriminazioni: molti dei virtuosi musicisti non potevano mostrare la loro abilità tramite la musica da ballo, con la discriminante, inoltre, che la maggior parte di loro era di colore in tempi non certo ben disposti verso il diverso. Grazie però a Dizzy Gillespie e Charlie Parker qualcosa comincia a cambiare e c’è una prima rivoluzione nel mondo del jazz con il Bebop, uno stile di suonare frenetico e che dava ai musicisti la possibilità di mostrare la loro bravura. Da qui in poi la storia procede a pie’ sospinta, con l’arrivo di geniali musicisti come il trombettista Miles Davis col suo cool jazz e il suo modo di suonare la tromba senza vibrato. Con l’album Kind of Blue del 1959, le sonorità del bebop rallentano e si dà maggior spazio e respiro al fraseggio che non è costretto in combinazioni “quasi scientifiche” per via della complessità armonica. Questo non basta, però, ad arrestare il corso del Bebop che, invece, si evolve a sua volta nell’Hardbop, che spinge ancora di più il piede sull’acceleratore con musicisti come John Coltrane. Per concludere il racconto, Alberto Bonacasa ha voluto dedicare un omaggio a Michael Brecker, geniale sassofonista prematuramente scomparso nel 2007 a causa di un tumore. Il fratello, Randy, è marito della mortarese Ada Rovatti. Il prossimo incontro sarà il 10 marzo, sempre nelle sale della Scuola civica musicale con l’incontro “Dal musical di Broadway alla canzone brasiliana”.
Vittorio Orsina