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TORINO - Grande successo, con il secondo e il terzo posto, per il debutto degli studenti dell’istituto Omodeo di Mortara alle competizioni di robotica educativa a Torino. La robotica educativa è un metodo di insegnamento che permette di imparare la robotica tramite la realizzazione di un robot educativo, partendo da zero, attraverso la sua programmazione e il suo sviluppo, passando da tutte le fasi del processo. Il metodo è incentrato sul lavoro di squadra e sul gioco. I ragazzi si organizzano insieme per raggiungere un obiettivo mirato e imparano attraverso l’esperienza. La robotica educativa è un metodo con cui si apprendono in modo pratico e divertente le materie Stem, ovvero le materie scientifiche alla base della programmazione. Si impara ad usare la logica, a risolvere problemi con difficoltà crescente, aumentando le capacità di formare quello che nel settore viene denominato “pensiero computazionale“, obiettivo che fa parte anche del coding.
“Mercoledì 15 marzo – racconta la dirigente dell’Omodeo Stefania Pigorini – gli studenti che hanno frequentato il livello intermedio del corso di robotica dell’istituto Omodeo hanno partecipato, presso il museo dell’automobile di Torino, alle qualificazioni per il nord ovest della competizione Robocup Junior 2023, nella specialità rescue line, per la categoria 14-19 anni. I ragazzi, divisi in due squadre, si sono misurati nella programmazione di robot che simulassero l’utilizzo degli automi per il soccorso alle vittime in zone pericolose. Le due squadre del nostro istituto, classificatesi rispettivamente al secondo e al terzo posto, si sono entrambe qualificate per la finale nazionale, che si terrà a Vicenza dal 19 al 22 aprile prossimi”. La RoboCup Junior è una sezione della RoboCup, ovvero un’organizzazione che promuove la robotica e l’intelligenza artificiale a livello internazionale attraverso gare e competizioni.
Ecco i nomi delle ragazze e dei ragazzi protagonisti: nel coding team Sofia Corti della classe 2^B liceo scientifico scienze applicate, Francesco Girella, Tommaso Sangiovanni, Simone Spairani della classe 2^A liceo scientifico scienze applicate, e Giulia Tonelli della classe 3^A liceo linguistico; nei Robot Mhackers Marco Ferraris, Edoardo Giusti, Alberto Crivellaro della classe 3^A liceo scientifico scienze applicate, e Alberto Guida della classe 3^A liceo scientifico. I docenti referenti del progetto sono la professoressa Martina Dellacqua e il professor Riccardo Bova.

Massimiliano Farrell