ROBBIO - Ad un tiro dalla semifinale. Gli Aironi non spiccano il volo verso la C Gold ma promettono per la prossima stagione. Già questa è stata piena di successi: secondi nel girone, miglior attacco e record di punti a livello societario. Nonostante il fiatone per gli infiniti infortuni, coach Pier Zanotti ha riportato la pallacanestro robbiese a livelli altissimi. Confermato per l’anno prossimo, è pronto per agguantare il risultato sfiorato durante quello passato. “Un ottimo campionato, purtroppo non concluso al meglio - riassume -, beffati ai playoff nonostante l’ultima gara ai limiti della perfezione. Abbiamo dovuto far fronte a situazioni tragiche: 7 giocatori presenti con una rosa composta da 14. Non è sempre facile recuperare i membri della squadra, soprattutto con assenze da due mesi l’una. Si perde consistenza, e veniamo costretti a giocare con degli schemi diversi a seconda dei giocatori che capitano”. Ma sono comunque riusciti ad approdare ai quarti. Da lì due partite, andata e ritorno, per conquistare le semifinali, e poi la sfida finale per passare dalla C Silver alla C Gold. Ma il cammino viene interrotto troppo presto. “L’andata a Erba è stata disastrosa - prosegue coach Zanotti -, abbiamo concluso con loro a più 28 punti. La differenza canestri alla fine delle due gare avrebbe determinato il passaggio del turno. Alcuni hanno detto che abbiamo sottovalutato gli avversari all’andata. Non è stato così: abbiamo giocato malissimo contro un avversario di buonissimo livello. Forse proprio in questo frangente abbiamo visto mancare la solidità per via degli infortuni, e non ci siamo ritrovati subito come avremmo voluto”. Ed il ritorno non ha potuto che offrire un finale amaro al termine di una partita combattuta ma vinta meritatamente. “Abbiamo vinto solo di 23 - spiega Pier Zanotti -, concludendo dunque una stagione che non può essere giudicata del tutto soddisfacente. Con tutte le possibili attenuanti del caso, speravamo di arrivare a giocare almeno una finale, ma così non è stato”. Hanno sfiorato un’impresa ai limiti dell’epica. Difficile rimanere delusi alla fine di un’ultima gara di questo genere. Già nel campionato le avevano provate tutte, nei limiti delle possibilità. Tra i tanti avvenimenti anche l’aver siglato un contratto con Oleksandr Kobets, cestista ucraino ex Washington Wizards, squadra della Nba americana. Referenziato sì, ha fatto bene, ma problemi burocratici lo hanno costretto a passare quasi più giorni in ambasciata che al palazzetto. Durante il ritorno contro Erba aveva siglato 11 punti nel giro di 5 minuti. E’ costretto ad uscire per problemi al ginocchio. “Evidentemente - commenta Zanotti - non era anno”. Quella di Robbio è gente che lo fa per passione: tre allenamenti alla settimana, poi la partita, e tutto che ricomincia la settimana successiva. Gente che ha tutta una vita al di là del gioco. Ma gente che si prende la briga di rappresentare il proprio paese. Di essere presente per chi segue e ci mette il cuore a propria volta. Coach Zanotti voleva vincere, così come lo volevano gli atleti. Sente come un debito nei confronti di tutta la fiducia ricevuta, un debito che vuole sanare al più presto. “L’amministrazione ha rifatto il parquet del palazzetto - ricorda -, volevo regalare in cambio la soddisfazione della promozione. Ma ho già parlato con la società, mi hanno confermato per l’anno prossimo. Puntiamo ad arrivare dove non siamo arrivati quest’anno”.Gabriele Tocch