L’ultimo Dpcm ha esteso sostanzialmente le condizioni precedenti sino al prossimo 15 gennaio. Sfuma così anche l’ipotesi avanzata dalla Lnd, che aveva indicato il 3 e il 6 gennaio come giorni da dedicare al recupero di tutte le partite che erano state annullate, per poi ripartire dal 10 gennaio con i vari campionati. Ma tutto è destinato a slittare ancora. Si dovrà inoltre decidere sulla formula da adottare per poter concludere la stagione senza ulteriori intoppi. Il presidente del Crl Luigi Baretti intanto ha lanciato un sondaggio per raccogliere i pareri dei dirigenti delle società lombarde, in modo da decidere se concludere i tornei tenendo valide solo le gare d’andata o se disputare anche quelle di ritorno, con l’eventualità di scendere in campo anche a giugno inoltrato. “Ci adatteremo a qualsiasi decisione verrà presa – afferma il vicepresidente del Castelnovetto Riccardo Scalfidi – anche perché vogliamo poter tornare a parlare di calcio. La formula più sensata e logica sarebbe quella di concludere tutto il girone d’andata. Disputando alla fine i playoff e i playout e date le circostanze, si potrebbe allargarli ad un numero maggiore di squadre. Dopotutto questa è una stagione che nostro malgrado ci ricorderemo per sempre. Facendo così si potrebbe ricominciare ad aprile o tuttalpiù a maggio. Periodo in cui si spera che il virus si sarà allontanato”.“Se ci saranno i presupposti per ripartire saremo ben lieti di ricominciare – rivela il direttore generale del San Giorgio Alex Fornasiero (nella foto) – i ragazzi hanno bisogno di poter tornare a dedicarsi alle loro passioni dopo questo periodo di chiusura. Tra le quali anche quella per il mondo del pallone. Noi del San Giorgio ci siamo attrezzati affinché quando ci diranno che la stagione prenderà nuovamente il via, lo faremo in condizioni di assoluta sicurezza. Abbiamo già predisposto tre ingressi sul terreno di gioco dedicati rispettivamente al direttore di gara, al pubblico e ai giocatori. Spero davvero che a gennaio ci siano i requisiti per riprendere esattamente dal punto in cui ci eravamo interrotti. Il fatto che sia stato trovato un vaccino contro questo virus è indubbiamente una notizia che va accolta con positività. Anche se è presto per cantar vittoria. Con l’ingresso della Lombardia nella zona arancione hanno riaperto alcune attività, per consentirci per lo meno di effettuare le compere natalizie, ma non dimentichiamoci che gli ospedali e le terapie intensive sono ancora pieni di persone infette dal virus. Sarà fondamentale continuare ad utilizzare il buon senso e alla fine sono certo che i nostri impegni verranno ripagati”.“Ripartire dopo la metà di gennaio? Un’ipotesi molto difficile da realizzare - è il pensiero dell’allenatore del Gambolò Paolo Maggi – perché per poter ricominciare con i vari campionati dovremmo avere alle spalle almeno due settimane di allenamenti. In modo da mettere motore nelle gambe e di non correre il rischio di perdere alcuni giocatori per infortunio ancor prima di iniziare. E’ chiaro che sarei contentissimo di rivedere tutti i miei ragazzi dopo oltre due mesi, adesso mi tengo in contatto con loro per accertarmi che stiano bene. Però ritengo che ci siano altre priorità di cui il Governo dovrebbe occuparsi. Per esempio salvare l’economia del Paese”.Edoardo Vare