Due donne in divisa testimonial della «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza»
MEDE – Due signore in divisa per una testimonianza certamente insolita che introduce alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Quest’ultima sarà il 25, un lunedì, ma la conferenza è fissata per il 23 novembre (sabato) in modo da attirare più pubblico possibile.
«Violenza di genere – Ascoltare, prevenire, intervenire!» sarà alle 16 presso la sala verde del castello «Sangiuliani» di Mede.
Introdotte dall’assessore alle Pari opportunità Patrizia Cei, parleranno il maresciallo Gaia Confalonieri che comanda la Stazione dei carabinieri di Mede e Sabrina Biscaldi, che guida la Polizia locale.
“Nella locandina – spiega Patrizia Cei – ho voluto inserire un bellissimo e significativo quadro della pittrice vogherese Maurizia Assanelli, «Memorie del tempo», che simboleggia un messaggio di speranza verso il futuro delle donne. Un messaggio del tempo che scorre ma con uno sguardo di speranza verso il tempo che verrà e con la consapevolezza che le donne potranno vivere in una migliore società”.
“Sarà un’opportunità – prosegue l’assessore – per offrire un’iniziativa di sensibilizzazione verso questa attuale tematica, ricordando che celebrare questa giornata non è sufficiente un giorno all’anno. Anzi, ritengo che ogni giorno dovrebbe attenzionato verso questa tragica realtà che spesso sconvolge la quotidianità di molte donne, che subiscono varie forme di violenza sia a livello fisico, sia psicologico. Sono ancora troppe le donne vittime di femminicidi. Quindi è prioritario cercare di prevenire e affrontare la violenza di genere, promuovendo momenti di confronto, di divulgazione di ciò che il territorio può dare di supporto al mondo femminile. Sarà un incontro in partenariato con il Soroptimist Lomellina, associazione completamente al femminile che da sempre si pone al fianco delle donne vittime di violenza. Ho voluto avere due relatrice che a Mede ricoprono le massime cariche istituzionali a livello di sicurezza cittadina. Insieme dialogheremo per dare le necessarie informazioni inerenti questo importante argomento”.
Per quanto drammatica la situazione possa sembrare, liberarsi dalla violenza è possibile con il giusto supporto.
Ogni persona può fare moltissimo educando alla non violenza, affrontando i temi dell’educazione e del rispetto, prevenendo la formazione di comportamenti discriminatori.
Le partecipanti (e i partecipanti) verranno informate sull’esistenza dei centri antiviolenza del territorio, per far comprendere che una donna non è mai sola, ma esiste una rete territoriale a cui può far riferimento.
Davide Maniaci