Login / Abbonati

MASONE - «A Masone c’era il sole». Potrebbe essere il titolo di un romanzo fantasy perché, per chi è solito superare il passo del monte Turchino, in qualsiasi stagione, sa benissimo che raramente, da quelle parti, si esce con le gomme asciutte. 
Piove sempre, al Turchino, praticamente ogni giorno. Quell’acqua sembra quasi un presagio di mare, per quelli che percorrono l’autostrada A26, che pochi chilometri più avanti si spalanca, in tutta la sua azzurrità. 
Il «Ligure», le vacanze, le file di ombrelloni millimetricamente distanziati a prezzi da «Billionaire».
Per altri, invece, il Turchino significa fatica, impresa, nel migliore dei casi «gloria». Ed è proprio l’emozione che hanno provato gli arditi podisti dell’«Escape Team» che ancora una volta hanno lanciato la loro personale sfida al «passo». La sezione mortarese del gruppo vigevanese, formata da Mauro Pagani, Andrea Tiozzo, Daniele Camana e Lele Moretti ha partecipato ancora una volta, nel corso dell’ultimo fine setitmana, alla «Cinquanta chilometri del Turchino», l’ultramaratona per piedi forti e polmoni d’acciaio. “Da alcuni anni - chiarisce il mortarese Andrea Tiozzo - si tratta di una classica delle ultramaratone estive. L’edizione 2024 dello scorso fine settimana, a cavallo di sabato 27 e domenica 28 luglio, ha fatto registrare duecento partecipanti circa. A differenza delle scorse volte, però, anche considerato il caldo davvero eccessivo, abbiamo deciso di affrontarla insieme, tutti e quattro mantenendo lo stesso passo, senza tenere troppo d’occhio cronometro e piazzamento finale”. Una tattica che in alcuni casi particolari, soprattutto guardando alle condizioni climatiche, gli sportivi adottano per evitare infortuni o, nel peggiore dei casi, malori. “Per questo motivo - prosegue Andrea Tiozzo - ci siamo semplicemente dedicati a divertirci, facendo ciò che ci piace, correre, ma facendolo insieme, senza competere tra noi”.
Il quartetto di ultratleti lomellini ha concluso l’impegnativo percorso, fatto di dislivelli, vertiginose salite e discese a strapiombo, in appena cinque ore e mezza. E, occorre ribadirlo, facendolo divertendosi.
C’è da chiedersi in quanto tempo prima avrebbero fatto fermare il cronometro al traguardo, se l’avessero presa «sul serio»...
“Giunti al traguardo - conclude - oltre alla medaglia per la partecipazione, il meritato premio, come da tradizione della «Cinquanta chilometri del Turchino», è stato il tuffo nel mar Ligure, tanto liberatorio quanto rinfrescante, alle prime luci dell’alba di domenica”. 
Adesso per tutto il gruppo di inarrestabili podisti dell’Escape Team è tempo di qualche settimana di meritata vacanza dalle competizioni sportive estreme. Anche se, c’è da scommetterci, nessuno di loro rimarrà sotto l’ombrellone a oziare in estate. Basti pensare che, lo stesso Andrea Tiozzo, durante il «lockdown» coprì la distanza di una maratona tra una stanza e l’altra del suo appartamento...

Riccardo Carena