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NICORVO – Lavori pubblici con il contributo di Stato e Regione. E’ così che l’amministrazione comunale di Nicorvo ha potuto varare alcuni interventi di sistemazione dei beni comunali e deliberarne altri che troveranno esecuzione entro la prima metà del 2021. “Nel 2020 ci siamo dedicati, malgrado i ritardi che i vari lockdown hanno e stanno causando, ad abbellire il paese. - commenta il sindaco Michele Ratti (nella foto) - Oltre a completare il posizionamento di telecamere di sicurezza, abbiamo infatti già deliberato e dato l’avvio formale dei lavori per il rifacimento della piazza della chiesa, lavori concordati con don Riccardo Campari, in un’ottica di riqualifica della parte centrale del paese. Abbiamo inoltre sistemato alcuni marciapiedi eliminando barriere architettoniche e proseguiremo con la sistemazione dell’interno delle scuole per creare degli spazi utilizzabili dalla collettività con maggiore facilità”. Negli ultimi due anni, Nicorvo, che conta circa 300 abitanti, ha investito più di 350mila euro dei quali solo 20mila non coperti da contributi a fondo perduto. “Notizia di pochi giorni fa è che la Regione, grazie ad alcuni avanzi di bilancio, finanzierà il rifacimento del ponte sulla Roggia Molinetta che collega la provinciale 14 con la via Fratelli Bandiera. - aggiunge Ratti - Inoltre parteciperemo ad un bando regionale per la sicurezza stradale con il quale intendiamo sistemare, in accordo e collaborazione con la Provincia di Pavia, due incroci sulla traversa interna della strada provinciale 6”. Un capitolo a parte riguarda la sistemazione parziale dell’Ospitale della Via Francigena per il quale l’Oratorio, con stimolo e contributo del Comune, ha partecipato ad un Bando del Gal Risorsa Lomellina ottenendo il 90% della spesa prevista. “Anche questi lavori, sia pure eseguiti da un ente terzo rispetto al Comune, contribuiscono ad un processo di miglioramento del paese che abbiamo favorevolmente accolto e sviluppato in supporto alla parrocchia di San Terenziano. - conclude il sindaco - I lavori verranno eseguiti verosimilmente con l’inizio del nuovo anno e ci auguriamo di poter presto usufruire delle strutture anche perché significherebbe aver lasciato alle spalle la pandemia e, finalmente, intravedere la possibilità di riprendere una vita di comunità il più possibile simile a quella pre-Covid”