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MEDE – Era comparso nel cortile dell’ospedale San Martino di Mede 7 od 8 anni fa, ed era diventato la mascotte di tutti. Pazienti, personale. Ora le tante persone che lo amavano devono dire addio a Bianco, il micione meticcio morto l’altro giorno. Lo piange Antonella Moro, operatrice socio-sanitaria al San Martino. “La sua – spiega – era diventata una presenza costante. Abbiamo poi scoperto che aveva una famiglia che vive vicino all’ospedale e che monitorava i suoi spostamenti. Lui però aveva deciso di… adottarci, e di far sì che anche noi diventassimo suoi amici. Faceva la spola tra la casa e il San Martino più volte al giorno”. Bianco aveva conquistato tutti per il suo modo di fare simpatico e affettuoso, che portava anche degenti o semplici parenti dei ricoverati a coccolarlo. Un amore che lui riceveva volentieri. Non c’è bimbo passato da lì che lo abbia accarezzato, e lui non ha mai tirato mezzo graffio. “Il cortile – prosegue la medese – era diventato il suo mondo, un prolungamento della sua casa dalla quale arrivava attraversando il campo dietro l’ospedale. Era ben accetto da tutti. Per noi operatori la sua presenza era una gioia. Forse, come amavo dire, questa creatura speciale indossava una divisa bianca perché credeva di essere un infermiere”. Così gli anni passavano senza quasi che ce ne si rendesse conto, Bianco portava sorrisi in un mondo di sofferenze come un nosocomio, e sono arrivati i primi acciacchi e la malattia che in pochi giorni lo ha stroncato. Lo hanno visto giorni fa trascinarsi a fatica, per l’ultima volta, nel “suo” ospedale, forse per salutare tutti prima di spegnersi nella sua abitazione in braccio al padrone. “Ora – conclude l’operatrice – in ospedale in tanti chiedono di lui. Lo ricordano tutti. Questo gatto è riuscito a far germogliare in ognuno di noi sentimenti d’amore. Penseremo a lui sempre, con una lacrima, per tutto l’affetto che ci ha dato”.