L’amore di Giulietta e Romeo non ha prezzo (perché entrano gratis) per tutti gli under 18
Questa sera l’auditorium di Mortara apre le sue porte per ospitare un classico di tutti i tempi in una versione musical a cura della Compagnia teatrale ‘La Goccia’ di Novara. ‘‘Romeo e Giulietta, un giorno per noi’’ andrà in scena alle 21. Per tutti i giovanissimi sotto i 18 anni l’ingresso è gratuito. Chi non rientra in questa categoria pagherà, in loco, al Civico.17, su mailticket.it, 15 euro per le poltrone e 10 euro per i gradoni. ‘’Il ricavato della serata – spiega Marco Fleba, che vestirà il ruolo del Principe di Verona – sarà dato, come nostro solito, in beneficenza. Una piccola parte sarà dirottata al rimborso per le minime spese dell’allestimento. Da molti anni tutti i soldi che raccogliamo, li destiniamo a fine anno ad altre associazioni attive con iniziative benefiche per promuovere il benessere delle persone in difficoltà. Ad esempio, di recente abbiamo fornito fondi per grandi opere in Africa. Vogliamo trasmettere positività, non ci sono interessi personali’’. Questo Romeo e Giulietta, segue fedelmente il testo di Shakespeare ma ha elementi originali. Anzitutto è un musical, che prevede sezioni recitate, ma, in particolare, sezioni cantate e ballate. La musica sarà suonata dal vivo, con brani del repertorio classico tratti da Nino Rota e Sergeij Prokofiev. ‘La trasposizione – prosegue Marco Fleba – è stata fatta da noi, abbiamo scelto quello che ci serviva per creare un musical. Il balletto sarà parte essenziale, ci saranno anche dei solisti. Le parti recitate le abbiamo inserite per fare da trait d’union di modo da cattivare l’attenzione. È uno spettacolo molto dinamico, ci sono molto scene di diverso tipo ben intercalate tra di loro. La compagnia teatrale – precisa - è composta da molte persone e di varie età. Si parte dai giovanissimi di sedici e diciassette anni e si va in su di qualche decennio’’. Uno spettacolo ‘’inedito’’ sulla scena mortarese, che in questi anni si è più abituato a vederne di altri tipi sul palco dell’Auditorium. ‘‘La scenografia – conclude – che abbiamo ideato per lo spettacolo non è per niente imponente e anzi è ridotta al minimo indispensabile. Per il balcone di giulietta abbiamo usato, per esempio, una scala con due assi da ponte. Preferiamo tenere scenografie economiche per dare più fondi in beneficenza’’. Non vi fu mai storia più pietosa di questa, direbbe il principe di Verona...