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ROBBIO – C’è anche uno chef volto noto della tv, Antonio Colasanto (nella foto), secondo posto a Masterchef 10, ad arricchire il Palio dl’Urmon di Robbio, che coincide con una delle proposte gastronomiche più interessanti del panorama agostano lomellino. 
Si comincia giovedì 24 agosto con lo stand mangereccio. Domenica 27 arriverà la fiaccola e da lunedì si parte coi giochi, fino alla sfida delle carriole che chiude domenica 3 settembre. In mezzo tanto altro ancora: musica e sfide di canto, street food e prodotti locali, gare di bellezza, cortei, concorsi e tantissima vita. Colasanto, cuoco novarese, ha proposto la sua versione dei “friciulin”, una delle tantissime scelte golose. Sarà ospite il 27 agosto, durante la fiaccolata. Oltre ai capisaldi come cotechino, salame sotto grasso, panini e patatine, serviti ogni giorno a pranzo e a cena, e il mitico “cotechino burger” soltanto ogni sera (non per niente si chiama “sagra del cotechino”), il menù cambierà sempre, dal 24 agosto al 2 settembre.
Il programma degli eventi vede il consueto concorso canoro del sabato (il 26, in questo caso) con voto del pubblico, e quello di bellezza “La più bella del mondo di domenica 27 agosto con l’arrivo della fiaccola dalle 21. La staffetta tra podisti in stile Olimpiadi arriverà in piazza Dante partendo da Pavia guidata dal rione detentore dei giochi del 2022, la Torre. Da lunedì a giovedì i giochi in piazza costituiscono un vero e proprio “pre palio”. Sempre dalle 21, il 28 agosto toccherà alle Carrioline e a “Palla-mattone”, il 29 a “bala an front e corsa nei sacchi”, il 30 a “barlitè e taglio del bicc” e il 31 al tiro alla fune e al tris. Nella settimana del palio infatti, tutte le sere, i rioni si sfidano in grandi giochi in piazza davanti a un pubblico di oltre 700 persone. Ogni sera giochi per grandi e piccoli: dal classico tiro alla fune fino ad arrivare a dei giochi tipici di Robbio, come il taglio del bicc (che in robbiese significa “tronco”) o la staffetta di palla-mattone.  
Venerdì e sabato spazio allo street food prima di quello che tutti aspettano, il Palio dl’Urmon numero 37 con la corsa delle carriole, domenica dalle 16 nelle vie del centro storico di Robbio. Una maxi-paniscia verrà offerta a tutti al termine della manifestazione. La corsa con le carriole è lo spettacolare evento per mezzo del quale si assegna il Palio dl’Urmon, che prende questo nome dal grande olmo che vegliava sulla stazione ferroviaria fino agli anni ‘80. Ognuno degli otto rioni (Torre, Muron, Ciot, Balin, Mulino, Campagnola, Piana e Castello) schiera una terna di “carriolantes” che devono spingere, una pesante carriola di legno (30 chili) carica con un sacco di sabbia (70) in un tracciato cittadino lungo 950 metri, tra curve a gomito, strade lastricate e leggere salite. la corsa con le carriole è diventata una competizione seguitissima e ad altissimo tasso agonistico nella quale si sfidano ogni anno veri e propri super atleti. Le carriole in legno pesano 30 chili, ma sono gravate da sacchi di 70 chili. Possono spingerle tre atleti per ciascun rione, alternandosi sul percorso. L’unica regola è che nessuno dei tre può mai correre davanti alla propria carriola. 
I giochi, organizzato dall’associazione apposita del Palio dl’Urmon guidata da Orieto David, vengono preceduti dal corteo storico. Si svolge nel pomeriggio della prima domenica di settembre, durante la giornata conclusiva della manifestazione. Tale giornata rappresenta l’apice degli eventi e, proprio il corteo, è uno degli elementi caratterizzanti. 
La sfilata è costituita dalle rievocazioni storiche organizzate dagli otto rioni, alle quali ogni anno si aggiungono elementi folcloristici sempre diversi. Ogni anno, infine, durante la festa, è attivo un ristorante all’aperto che propone cibi della tradizione e serate a tema. 
Lo stand gastronomico è aperto a pranzo e a cena. Durante la giornata conclusiva (domenica della corsa con le carriole) tutti i turisti potranno gustare un piatto della maxi paniscia cucinata nel pentolone da record. 
Allo stand è sempre disponibile uno dei simboli del Palio, esclusiva robbiese, pensato per unire tradizione e modernità e realizzato con soli ingredienti lomellini: il cotechino burger.

Davide Maniaci