Un medese sul tetto d’Europa Gino Cattaneo e le sue epiche gesta sul ring in un volume realizzato dalle penne nere
MEDE – Un libro su Gino Cattaneo, «il medese sul tetto d’Europa». Le gesta del grande pugile diventeranno un libro che verrà presentato forse già a novembre.
L’idea è dell’associazione «Gruppo Alpini generale Medaglia d’oro Franco Magnani» di Mede, presieduto da Renato Rota.
Per raccogliere fondi in modo da organizzare la serata di presentazione in grande stile, le Penne nere di Mede propongono per domenica 6 ottobre la loro «gnoccata».
Dalle 11 e 45 circa in piazza Repubblica chiunque potrà ritirare il proprio piatto di gnocchi al ragù e anche vasetti di conserve realizzate con prodotti dell’orto. Si prenota presso il vicino negozio «Sciur Bijoux».
Franco Valisi (nella foto), membro di lunga data dell’associazione, che tanto ha fatto per la genesi di questo libro, spiega chi fosse Cattaneo.
“Nato nel 1914 a Mede, morto nel 1984, è stato campione italiano ed europeo dei pesi gallo. La famiglia si è trasferita molto presto a Milano. Si tratta di uno dei pochi pugili italiani arrivati a disputare 183 combattimenti. Davanti a lui nella storia della boxe nostrana soltanto Saverio Turiello e Gino Bondavalli”.
Gino Cattaneo passò al professionismo sportivo nell’agosto del 1933 ed il suo debutto avvenne il 27 agosto di quell’anno, al campo comunale di Mede, contro Aurelio De Marchi. Vinse l’incontro per ko Tecnico. Divenne campione italiano dei pesi gallo nell’incontro disputato al teatro Reinach di Parma il 17 gennaio 1935 contro il riminese Edelweiss Rodriguez, con il quale aveva pareggiato due mesi prima. Poi una bellissima carriera culminata il 25 novembre del 1939 alla Deutschlandhalle di Charlottenburg, ora quartiere di Berlino: lì ha strappato la cintura europea dei pesi gallo al tedesco Ernst Weiss. L’ultimo incontro a Mede è avvenuto il 25 agosto 1945 in occasione della “Quarta duminca”, la festa patronale, contro Enrico Gallipoli. Vinse Cattaneo ai punti, sulla distanza delle otto riprese. La carriera ormai in declino si è conclusa due anni dopo a Ravenna. Sono passati quasi ottant’anni, ma gli appassionati lo ricorderanno per sempre.
Davide Maniaci