MIANO - La remota speranza di poter rivedere le compagini del nostro territorio in campo con l’inizio del prossimo anno, è stata spenta sul nascere. Niente allenamenti di gruppo e vietato anche l’accesso agli spogliatoi. Il calcio lomellino rimarrà quindi fermo almeno per altri due mesi. Il Comitato regionale lombardo ha infatti trovato nel 7 marzo la nuova data per fare ripartire i vari campionati. Oltre al problema legato alla ripartenza però bisognerà affrontare anche quello riguardante le modalità con cui portare a termine una stagione che inevitabilmente, resterà impressa nella mente di tutti. E in questo senso l’ipotesi di disputare unicamente le gare d’andata, per poi effettuare i playoff e i playout tra maggio e giugno, sembra essere la più accreditata. Febbraio dovrebbe invece essere dedicato allo svolgimento dei recuperi degli incontri che erano stati rinviati. “Se a marzo il numero dei contagiati diminuirà notevolmente potremo ripartire – afferma il vicepresidente del Castelnovetto Riccardo Scalfidi – la salute viene al primo posto. Altrimenti si potrebbe anche prendere in considerazione l’eventualità di annullare questa stagione e di darci appuntamento a settembre. Naturalmente con le iscrizioni già pagate e con gli stessi gironi. Spero che in questi mesi la situazione possa stabilizzarsi ma se devo essere sincero, la vedo molto grigia. Anche perché ci saranno sempre delle squadre che dovranno fare i conti con dei propri giocatori positivi. Vogliamo ripartire ma allo stesso tempo chiediamo garanzie e tutele. È un nostro diritto. Nel frattempo noi del Castelnovetto proseguiremo con le nostre iniziative social, in modo che i ragazzi continuino a sentirsi membri di un gruppo capace di superare ogni forma di avversità”. “È una scelta azzardata riprendere a marzo – esclama il vicepresidente del Città di Vigevano Andrea Sala (nella foto) - risulterebbe tutto troppo tirato ed un terno al lotto per ogni società, le quali si ritroverebbero di fatto a dover partecipare ad un campionato falsato. Se si vuole davvero riprendere l’attività dilettantistica, bisogna farlo il prima possibile, ma continuando a basarsi sulle dovute restrizioni e precauzioni. I professionisti lo stanno già facendo e penso che nella loro realtà ci sia più movimento e più pericolo. Quindi nel nostro livello, si potrà riprendere solo se le società dilettantistiche verranno messe nelle condizioni di seguire le regole stabilite dal governo. Dicembre comunque sarà cruciale per capire se a marzo i campionati potranno ripartire e se ai giocatori sarà consentita la ripresa delle sessioni agonistiche già da gennaio. Naturalmente servirà in primis avere buonsenso”.Edoardo Vare