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MORTARA - Quattro giorni all’inizio del campionato e il Mortara non sa ancora se e con che formazione giocherà. Sono state settimane molto travagliate quelle attraversate dalla formazione biancoazzurra. Prima la stangata con l’esclusione dalla Coppa a causa dello sciopero dei giocatori, che hanno incrociato gli scarpini per i mancati emolumenti della scorsa stagione, poi la dura presa di posizione dell’allenatore Enea Garbagnoli, pubblicata proprio su queste pagine mercoledì scorso, con la richiesta degli stipendi arretrati e la conseguente burrascosa rottura con la dirigenza biancoazzurra. Ma le brutte notizie per la società centenaria non sono certo finite qui. Dopo un’esperienza durata due anni, il capitano Mattia Ferrati ha deciso di porre fine alla propria avventura con la casacca biancoazzurra e di trasferirsi al Vigevano. Con quest’ultimo rinforzo i ducali sono diventati a tutti gli effetti la squadra da battere e ironia della sorte, il Dante Merlo sarà proprio la prima tappa del percorso stagionale del Mortara. Sulla panchina biancoazzurra siederà Andrea Buttè (nella foto), l’allenatore della Juniores. E c’è da aspettarsi che buona parte dei giocatori che comporrebbero - il condizionale è d’obbligo - la rosa della prima squadra, proverranno proprio dalla selezione giovanile. “Siamo tornati ad allenarci – spiega il nuovo mister biancoazzurro - segno che la società ha finalmente deciso di mettere in atto le proprie promesse. Ho discusso a lungo con il presidente Sommi e il direttore sportivo Rovida per capire se valesse davvero la pena di assumermi questa responsabilità e alla fine ho deciso di accettare. Entrambi mi hanno rassicurato sul fatto che i pagamenti sarebbero stati effettuati. E dato che questa promessa è stata mantenuta, non c’era più bisogno di proseguire con lo sciopero. I ragazzi si sono convinti ad indossare gli scarpini e a riprendere le consuete sessioni agonistiche. Certo dovremo ridimensionare e non poco le nostre ambizioni. Fino ad una settimana fa sembrava impossibile che ciò potesse accadere”. Se fino a qualche mese fa si poteva pensare che il Mortara avrebbe potuto lottare per le zone alte della classifica, la realtà attuale è ben diversa. L’obiettivo minimo del Mortara è di raggiungere una tranquilla salvezza, visto che il fuggi-fuggi generale dai ranghi della prima squadra è appena cominciato, con l’addio del capitano. Ma altri forse lo seguiranno. Intanto, azzeccare la formazione di domenica per la prima di campionato a Vigevano, è più difficile di centrare un terno al lotto.Edoardo Vare