LOMELLO - Il Lomello alza bandiera bianca e abbandona il terreno per la stagione del prossimo anno. La drastica decisione è arrivata lo scorso giovedì 9 luglio e segna il definitivo addio al campo della storica società gialloblù. Alla base di questa scelta ci sono alcune motivazioni personali non troppo note, oltre all’effettiva mancanza di ulteriori stimoli per proseguire ulteriormente. Niente complicazioni economiche, quindi, come invece aveva speculato qualcun altro. “Il presidente non se l’è più sentita – racconta l’ormai ex direttore sportivo lomellese Piero Gagliardi (nella foto) – era qualcosa che si discuteva già dallo scorso anno e purtroppo quel momento è arrivato. Il virus non ha influito, anche in assenza di questo arresto l’esito finale sarebbe stato probabilmente lo stesso”. Il girone F di Promozione perde così una fondamentale pedina del suo scacchiere, tra le note più liete delle passate stagioni. I giocatori, o almeno una buona parte, si sono già accasati altrove, ma non mancano coloro che ci hanno comunque sperato sino all’ultimo. Uno di questi è il gioiello della sessione di mercato invernale, l’ex Voghera Pietro Amaro: “Mi ha chiamato mercoledì sera (il giorno che precedeva la data ultima delle iscrizioni) per sapere se la squadra avrebbe partecipato al prossimo campionato, ho dovuto dargli risposta negativa – prosegue Gagliardi - e pensare che, nonostante fosse qui solo da qualche mese, aveva dato priorità alla nostra causa fino alla fine, davvero un ragazzo speciale”. Ma Amaro è solo il più eclatante tra i tanti giovani senatori affezionati alla maglia lomellina dalla doppia banda, a testimoniare il grande lavoro umano e non solo della compagine gialloblù. Il futuro del Lomello è ancora tutto da decifrare, perché nessuno sembra interessato a guidare il gruppo a livello amministrativo. Davvero un brutto colpo, inaspettato soprattutto. Si chiude qui una delle pagine più interessanti del nostro calcio di provincia, e questa volta per davvero.Mattia Spita