Affrontare quattordici ore di corsa e fatica con il sorriso sulle labbra. E, infine, portare a termine un’impresa sportiva, ma anche e soprattutto umana. Infatti sabato scorso, 23 maggio, Daniele Camana e Andrea Tiozzo (nella foto) non solo hanno percorso 100 chilometri di corsa, ma hanno seguito la strada dell’amicizia, nel ricordo di Tiziana Rampi e Luciano Geddo. Due angeli volati in cielo che hanno perso la loro battaglia contro il Covid. Due persone che amavano la vita, la corsa e che sarebbero state al fianco di Daniele Camana e Andrea Tiozzo. I due atleti dell’Escape Team di Vigevano hanno ripetuto decine di volte un circuito di tre chilometri e 500 metri, fino al completamento della distanza dalla mitica manifestazione podistica del Passatore. Appuntamento per veri appassionati di corsa che ogni anno richiama centinaia di runners da tutta Italia. Quest’anno il “Passatore” si è trasformato nella “Cento chilometri di passione”, gara virtuale svolta a distanza a cui si sono iscritti 385 partecipanti da tutto il mondo. Anche dalla Cina non sono mancate adesioni virtuali e fatica vera. Così sabato mattina si sono messi in marcia alle 6, sfruttando le prime luci dell’alba e il fresco delle prime ore della giornata. Poi via di corsa per ripetere il tracciato lungo le strade di Mortara e la frazione della Madonna del Campo. Al petto un doppio pettorale. Quello con il nome di Daniele e Andrea, e quello in ricordo degli amici Tiziana e “Bat Luciano”. Ma non è tutto, infatti per correre ci vuole cuore. Tanto cuore. Perché ad ogni chilometro corrisponde un gesto di solidarietà concreto. Grazie al sostegno di As Mortara e della Farmacia di San Pio, sponsor dell’evento, Daniele Camana e Andrea Tiozzo hanno promosso una raccolta fondi a cui hanno aderito diversi cittadini. Le risorse saranno poi spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale da donare al comitato locale della Croce Rossa. “Portare a termine i 100 chilometri è sempre un’emozione incredibile – commenta Daniele Camana – anche se le condizioni erano del tutto particolari ed inedite. Anche se siamo stati costretti a ripetere molte volte lo stesso tragitto le 14 ore di corsa sono state molto meno noiose di quanto temevo. Infatti per tutta la giornata ci hanno tenuto compagnia molti amici che ci hanno seguito e incitato per lunghi tratti della nostra impresa. Ovviamente sempre rispettando la distanza di sicurezza e con la mascherina a portata di mano, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale. Devo anche ringraziare Alessandra Bonato che ci ha lasciato le chiavi della contrada delle Braide che per tutto il sabato si è trasformata nel nostro punto di ristoro permanente. E’ stato molto importante poiché il pomeriggio è stato molto caldo e sia io che Andrea abbiamo avuto bisogno di idratarci molte volte”. La prestazione sportiva è stata comunque eccellente. “Sono soddisfatto – prosegue il corridore – perché ho percorso i 100 chilometri in 14 ore, esattamente lo stesso tempo con cui avevo terminato il Passatore dell’anno scorso. Non è stato facile. A causa del lockdown per due mesi non ho potuto fare allenamenti su grandi distanze. Un conto è correre sul tapis roulant oppure nel cortile di casa. Altra cosa è poter fare 50 chilometri di allenamento nelle campagne cittadine. In ogni caso per me questa 100 chilometri resta la sfida più bella. E’ la corsa che mi appassiona maggiormente, tanto da avere il tatuaggio del Passatore sulla gamba. Spero che l’anno prossimo si possa tornare a correre sul tragitto classico”. Le stesse difficoltà le ha dovute affrontare Andrea Tiozzo che per mantenersi in esercizio ha persino disputato una maratona domestica tra le mura di casa. Non avendo a disposizione un cortile il runner ha calpestato tutti gli 80 metri quadrati del proprio appartamento, bagno compreso, per un totale di oltre 900 giri, fino a al raggiungimento della distanza di 42 chilometri.Luca Degrand