CERVESINA - Con Monza e il Mugello, in Italia c’è Cervesina. Il circuito dedicato a Tazio Nuvolari, non lontano da Voghera, raddoppia la lunghezza ed entra a far parte dell’esclusivo “club dei 5.000”. Al termine dei lavori, molto probabilmente a settembre, la pista sulle rive del Po raggiungerà la lunghezza di 5.251 metri. “Nel nostro Paese – chiarisce Michele Orione, il responsabile della comunicazione del circuito – oltre all’autrodomo di Monza che supera i 5,7 chilometri e quello del Mugello, c’è Imola che è lungo 4,9. Non ci azzardiamo a fare un paragone con il loro prestigio, ma vogliamo raggiungere anche noi scenari finora impensati. La pista esistente, quella da 2.800 metri, continuerà a svolgere la normale attività. I setup possibili saranno quattro, tra cui uno superveloce. Già dall’anno prossimo potremo entrare nei calendari delle principali competizioni italiane. Il nuovo Nuvolari sarà la congiunzione di due tracciati attigui. Uno tecnico già esistente, l’altro più veloce in fase di costruzione, che consentirà ogni tipo di prova ed esperienza motoristica”. Il nuovo tracciato manterrà nella prima parte la configurazione attuale. Un lungo rettifilo di partenza, 5 curve a sinistra e 6 a destra. Anziché tornare sul traguardo, nell’ultima curva si vira a sinistra e inizia la parte nuova. Due lunghi rettilinei da circa un chilometro, tre curve veloci e sei lente. Nessuna chicane. A Cervesina si va veloci. “Il circuito – prosegue Orione – è nato nel 2014 per volere della “lucida follia imprenditoriale” di Giorgio Traversa, 65enne imprenditore vogherese nel ramo del calcestruzzo che ha riqualificato un’antica cava di ghiaia. Aveva il sogno di realizzare un proprio circuito e… ci è riuscito. Il secondo step è partito nello scorso ottobre per rendere il Nuvolari, dati alla mano, il secondo autodromo italiano come lunghezza”. Il progetto è opera dell’ingegner Adamo Leonzio, una delle firme più autorevoli nel settor