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MORTARA - Non sempre il buongiorno si vede dal mattino, ma se questo antico adagio fosse sempre veritiero, a giudicare dalla prima frazione il match con Arcisate si sarebbe riassunto in una partita nervosa (pronti, via e tecnico a un Pocius che non ha scusanti per non aver ancora compreso che certi atteggiamenti provocatori nei confronti di avversari e signori col fischietto gli saranno sempre, e giustamente, fatali) e irrimediabilmente brutta. Il secondo quarto inizia con un po’ più di brio, al 12’ l’Expo risale con canestro di Stefano Degrada (nella foto) su assist di Urbonavicius, pareggia con assist del capitano per Invernizzi (19-19) e a metà quarto è sul 24-19 con Urbonavicius, per poi arrivare all’intervallo sul +9 (36-27), con canestro di Pocius, dopo un rimbalzo offensivo dell’altro lituano.Al 23’, con Degrada che coglie il suggerimento di Sacchi, l’Expo vola a +17 (48-31). Mortara sembra aver definitivamente scacciato i fantasmi delle recenti sconfitte, ma è comunque necessario mantenere altissima la concentrazione, perché Arcisate non ha per niente abbandonato la speranza di rimanere in partita e lo dimostra con la potente schiacciata di Gaye (che già ne aveva realizzata un’altra al 16’, su assist di Cesani), che approfitta di un pallone malamente perso da Urbonavicius (che un attimo prima era stato bravo a recuperarlo dopo aver stoppato Gardini) per riportare i suoi a -6 (50-44). Zanellati chiede time out per ricordare che alla fine mancano ben 12’ e che occorrono attenzione e solidità difensiva. Entra Daniel Muzio e va subito a canestro (52-44) e lascia presagire di avere una gran voglia di mettere la propria griffe sull’esito di questa gara. A riportare con i piedi per terra i varesini pensano Liso, con una tripla, e Sacchi (57-46 alla sirena del 30’). Al 32’ si scatena Sacchi, con tripla, successivo recupero, canestro (62-49), poi tenta ancora il canestro su assist di Pocius, sbaglia, ma Muzio agguanta il rimbalzo e sigla il 65-49. Sempre al 33’ Pocius si becca il secondo tecnico e si avvia mugugnando (se fosse uno dei sette nani, inutile precisarlo, sarebbe Brontolo…) sotto la doccia. Al 35’ il divario si dilata con la tripla di Liso, su assist di Degrada, del 74-53 e il match termina con il solo senior Urbonavicius e tutti gli under in camp