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CAGLIARI - L’ottava sconfitta arriva dal veleno della coda di una partita che, a Cagliari, si decide tutta in favore della squadra di casa della Polisportiva Ferrini soltanto nell’ultimo quarto. I sardi vincono anche il match di ritorno, questa volta soltanto di misura per 3 a 2, dopo aver espugnato all’andata il “Comunale” di Castello d’Agogna per 4 a 1. Ma al “Maxia” di Cagliari va in scena tutta un’altra storia.
La Cgr di Castello d’Agogna non si lascia domare, se non negli scampoli finali di un incontro che lascia ai lomellini l’amaro calice di zero punti, anche questa volta. E così restano sette quelli accumulati per la classifica di un campionato Elite sempre più compromesso. Con due retrocessioni previste e quattro punti di ritardo dalla zona salvezza le speranze sono ormai ben oltre il lumicino. A Cagliari sabato pomeriggio la gara è equilibrata per almeno tre quarti della sua durata. La Ferrini passa in vantaggio nel corso del primo quarto di gioco grazie a un corner corto realizzato da Hussein Mohamed Elsayed Edris Elsayed, dopo che il portiere biancoverde Angelo Carrozzo era stato bravissimo a respingere la prima conclusione verso la porta. Sulla ribattuta, però, non c’è stato nulla da fare per il vantaggio della formazione isolana, seconda forza del massimo campionato italiano di hockey su prato, al pari di Bra. La Cgr Bonomi non si scompone più di tanto e nonostante lo svantaggio prosegue la sua gara così come l’aveva impostata sin dal fischio iniziale dell’arbitro Dalmas: possesso della pallina e repentini assalti verso la porta difesa da Ivan Sorrentino, che è bravissimo a chiudere ogni volta, così come attenta è la sua retroguardia nel respingere gli assalti della squadra allenata da William Grivel.
La formazione allenata da Antonio Caschili gestisce il risicato vantaggio per gran parte del match, ma è il finale di partita ad accendersi, anche di polemiche, soprattutto dalla sponda castellana della disputa. A inizio quarto Leandro Martin Ariza Ojeda trova il raddoppio per la Ferrini trasformando il corner corto conquistato dalla squadra di casa. Poi la Bonomi ha l’occasione, anzi ne conta addirittura tre, per riaprire la pratica Ferrini. Tutte su corto, tutte sprecate.
“Le battute da fermo, - sottolinea però mister William Grivel - così come tutte le altre giocate dell’incontro, sono state pesantemente condizionate da un campo ormai deteriorato. Nell’occasione dei tre corti tirati in rapida successione da parte nostra, per dirne una, il campo irregolare ha fatto sollevare la pallina proprio al limite dell’area, compromettendo l’esecuzione”. Non è la sola lamentela da parte della squadra di Castello d’Agogna, che nel finale contesta anche una decisione dell’arbitro Dal Mas. “Nel finale del match, - prosegue William Grivel - ho provato il tutto per tutto rinunciando al portiere per avere la superiorità numerica di un giocatore di movimento in più. La scelta ha pagato e la mia squadra ha imbastito un dominio assoluto del campo per almeno quattro minuti. In quel frangente abbiamo conquistato altri tre corti, l’ultimo dei quali proprio sulla sirena. Il tiro dal fondo è stato sollevato ancora una volta a causa del manto erboso orribile e la palla non ha nemmeno percorso cinque metri. A quel punto l’arbitro ha inspiegabilmente fischiato la fine della partita”. Tra le proteste biancoverdi che si beccano pure un rosso sbandierato a Gonzalo Ursone.
“In realtà quell’azione - conclude William Grivel - sarebbe dovuta proseguire perché la palla non è uscita oltre i cinque metri dall’area, invece l’arbitro Dal Mas ha fischiato la fine”.
Le altre marcature portano la firma di Nicola Palmas per il 3 a 0 e di Gonzalo Ursone, doppietta con il primo dei gol al termine di un grande scambio con Santiago Castano. Oggi pomeriggio altra trasferta, destinazione Bondeno.

Riccardo Carena