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MEDE – Il furto al bancomat di Mede, l’unico riuscito su tre tentativi in tre Comuni limitrofi in tre giorni, “spacca” la maggioranza. Perché pare evidente anche ai più distratti che Simone Annibale Ferraris, presidente del consiglio comunale eletto con la lista Guardamagna, sia ormai lontano anni luce dal resto del gruppo. La sua è un’opposizione aperta, arrivata anche in una lite sui social direttamente col sindaco stesso, Giorgio Guardamagna. Così scriveva su Facebook Ferraris l’indomani del colpo, venerdì. “La sicurezza è un miraggio. Le telecamere dopo un anno di proteste da parte mia sono ancora disattivate? Se così fosse, un consiglio: qualcuno abbia la dignità di dimettersi e di chiedere scusa”. Ferraris si riferisce pur senza citarla a Michela Greggio, vicesindaco e assessore alla polizia locale, da lui spesso attaccata anche se (in teoria) compagna di squadra, almeno per adesso. Se i social non bastassero, arrivano le mozioni e le interpellanze firmate sempre da Ferraris: “C’è la necessità - è il testo di una di queste - di fare un’ampia riflessione al fine di risolvere le evidenti mancanze di competenza e conoscenza in tema di bilancio e sicurezza nell’attuale giunta. Occorre ricordare al sindaco, il quale sia ben chiaro ha titolo per scegliere i membri della giunta, la necessità di effettuare queste scelte nell’interesse della comunità. I fatti in città e gli atti stessi consiliari hanno ampiamente dimostrato certe imbarazzanti lacune e in assenza di una presa di coscienza da parte dei responsabili, non si può continuare a tacere”. Ferraris chiede poi di sapere se funzionano le telecamere ed una in particolare: quella presso lo sportello Bpm dove è avvenuta la spaccata. Sarebbe utilissima per le indagini. Guardamagna ha risposto sul proprio profilo personale di Facebook. “Che un amministratore comunale da tempo imputi all’assessorato alla polizia locale ogni sorta di responsabilità su fatti che accadono, di cui il Comune non ha alcuna giurisdizione, se non quella che la legge individua, è palesemente evidente. Anche l’effrazione di un bancomat viene presa a paradigma per continuare a battere sul tema videosorveglianza, già più volte affrontato, e spiegato esaustivamente. Senza avere alcuna informazione e notizia al riguardo si prosegue ad attaccare un servizio comunale per partito preso. Una considerazione: sul tema sicurezza, ed in particolare su atti criminali come quello odierno, troppo semplice sparare sull’assessore alla polizia locale, ben sapendo che è precipua competenza delle forze dell’ordine. Ma è più agevole e meno pericoloso prendersela con il Comune, per fini che ben possiamo comprendere. Assicuro tutti che quanto compete al Comune si è fatto, si sta facendo e si farà: invito a non cadere nel tranello di chi ha scopi ben diversi dal voler fare il bene della nostra comunità”. L’ennesima interpellanza di Ferraris (il prossimo consiglio comunale si preannuncia infuocato, quasi da “resa dei conti”) chiede conto poi di “post ingannevoli” che imputa al sindaco. È il presidente del consiglio comunale stesso a definirli così, nero su bianco. Ferraris chiosa: “questa per me non è più una lista civica di centro-destra”. Ecco, questa è l’atmosfera che si respira in questi giorni a Mede.Davide Maniac