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PAVIA - Un deciso cambio di rotta dell’idea di gestione della risorsa idrica, che veda una regia coordinata per attenuare gli effetti di eventi drammatici come siccità e alluvioni. E' emerso questo aspetto, insieme a molti altri, dall'incontro tecnico di ieri, mercoledì 5 ottobre, presso la sede pavese di Confagricoltura. Il tema dell'appuntamento promosso dall'ente presieduto da Marta Sempio (nella foto) e diretto da Alberto Lasagna, insieme a Pavia Acque e As Mortara, ha riguardato il progetto che interessa il depuratore di Robbio. In particolare, in un contesto più ampio sulla dinamica di ricarica della falda, l'iniziativa mira, per i mesi invernali, al riutilizzo delle acque depurate in favore della falda stessa, anziché scaricarle nei fiumi. Si tratta di un’ipotesi di ricarica continua della falda così da consentire, nei mesi primaverili ed estivi, una più rapida riattivazione dei fontanili e dei colatori così da aumentare la risorsa irrigua a disposizione dell’agricoltura. Il progetto sperimentale di ricarica della falda assume ulteriore interesse soprattutto dopo questa "complicata, e per molti aspetti drammatica, stagione irrigua". "Confagricoltura Pavia - illustra il direttore Alberto Lasagna - fornisce pieno supporto alla costruzione di questo progetto sperimentale che prevede di misurare, presso il depuratore di Robbio, gli effetti di ricarica della falda data dalla dispersione in superficie delle portate depurate e analizzate con costanza ed attenzione. Serve davvero un cambio dell’idea di gestione della risorsa che veda una regia coordinata per attenuare gli effetti di eventi drammatici come siccità e alluvioni". All’incontro, nato da un confronto tra Confagricoltura Pavia ed il professor Carlo Collivignarelli dell’Università di Brescia, hanno partecipato l’Università di Pavia e dirigenti e tecnici di Arpa Pavia, dell’Amministrazione provinciale di Pavia, i direttori di Pavia Acque e Est Sesia e il presidente e il direttore operativo di As Mortara che gestiscono l’impianto di depurazione di Robbio. Durante l’appuntamento tecnico-operativo sono emerse le criticità, soprattutto normative e di controllo della qualità dell’acqua, che andranno superate. Tutti gli attori sul palco, però, hanno concordato sulla necessità, evidenziata da Confagricoltura Pavia, di utilizzare tutte le risorse possibili al fine di ottimizzare l’uso della risorsa irrigua. Non sono mancati i primi approfondimenti dal punto di vista normativo, ambientale e operativo. La sperimentazione si prevede rapida, tanto da ipotizzare il passaggio alla fase operativa già nei prossimi mesi. "Confagricoltura Pavia - così la presidente Marta Sempio - è al fianco degli associati, delle istituzioni e dei soggetti operativi per supportare ogni iniziativa di buon utilizzo della risorsa irrigua".Riccardo Caren