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SARTIRANA – Due paesi lomellini si riappropriano delle proprie tradizioni gastronomiche dando appuntamento agli avventori al primo fine settimana di settembre. A Sartirana la Sagra della rana vira la boa del mezzo secolo. Dopo due anni di blocco a causa del Covid, quest’anno la rana tornerà a essere cucinata al Giardinetto estivo di via Roma dai volontari dell’associazione Sagra della rana, che nel 2013 ha preso il posto dell’Us Sartiranese e che oggi è presieduta da Antonio Salaris. “Dal 2 al 4 settembre prossimi – spiega Cristiano Gualdani, vicepresidente della Sagra della rana – avremo a disposizione quattro quintali pronti per essere cucinati dalle massaie del paese seguendo l’antica ricetta di Angela Invernizzi, la “Angiulìna”, la cuoca del ristorante Mudlì che nel 1972 si mise a disposizione della squadra di calcio cucinando le rane fritte in una pastella, la cui composizione era nota solo a lei e che è stata tramandata solo a poche cuoche elette”. L’unica indiscrezione filtrata negli anni riporta che la pastella è a base di uova, ma senza pan grattato: da qui l’uso di definirle rane dorate. Quest’anno saranno 21 le donne ai fornelli delle rane: poi una decina di volontari preparerà i risotti (immancabili quelli con le rane), otto cucineranno la polenta e altri otto saranno alle griglie. A Sartirana ci saranno anche una sessantina di camerieri, cinque persone al bar e quattro alle casse. Fra poco più di un mese le cuoche sartiranesi prepareranno le rinomate rane dorate, risotto con fegatini di rane e riso Carnaroli offerto dalla riseria Carnevale, e polenta e rane, oltre a grigliate miste e formaggi vari. A Valle la Pro loco unisce le due sagre annuali, del riso e della lumaca, in un unico evento nell’area feste di via papa Giovanni XXIII. Sabato 3 e domenica 4 settembre si potranno degustare risotto con fagiolini dell’occhio o con lumache, tagliatelle al pesto di lumaca, lumache in umido con polenta e molto altro. Le portate usciranno dalle cucine sabato alle 19 e 30 e domenica alle 12 e alle 19 e 30. Musiche affidate a Fabrizio Guala, il Fiorello della Lomellina. Domenica, alle 16, l’assessorato alla Cultura e la biblioteca comunale “Giuseppe Marucchi” organizzano un incontro culturale nell’ex chiesetta di Santa Maria di Castello.Umberto De Agostin