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SARTIRANA – Negli ultimi vent’anni Sartirana ha perso quasi 500 abitanti: a questo dato negativo si aggiunge la forte denatalità, che mette periodicamente a rischio la sopravvivenza delle scuole locali. Ma oggi l’inversione di tendenza potrebbe essere rappresentata dal progetto “I nòs gènt” lanciato dall’associazione culturale senza scopo di lucro “Cuore argentino”. Obiettivo ultimo: sostenere il ripopolamento di Sartirana e di altri paesi lomellini grazie al trasferimento di famiglie argentine in Italia. Ossia nipoti e pronipoti disposti a compiere al contrario il viaggio da Buenos Aires a Genova, storico porto d’imbarco per migliaia di lomellini: dalla terra delle pampas alla terra delle risaie, un secolo e mezzo dopo. Dal 2015 “Cuore argentino” è impegnato nella promozione della cultura argentina in Italia attraverso l’organizzazione di eventi culturali, sportivi e gastronomici, e di conferenze e incontri: il presidente è Alejandro Antonio Librace, che opera nella sede centrale di Milano, mentre a Sartirana c’è Gabriela Corigliano. “In questi anni – spiegano – siamo stati chiamati in causa da cittadini argentini o italo-argentini desiderosi di venire a vivere in Italia: così abbiamo elaborato un progetto di mediazione interculturale. Contiamo di realizzare seminari virtuali per incontrare e selezionare le famiglie candidate: a seguire, garantiamo assistenza per la richiesta della residenza e della cittadinanza, per l’iscrizione al servizio sanitario e, per i bambini, alle scuole. Poi c’è la ricerca di un’abitazione a Sartirana e di un lavoro o l’apertura di un’attività autonoma, oltre ai corsi di lingua e di cultura italiana, al supporto psicologico per i nuovi arrivati e all’organizzazione di iniziative socio-culturali per favorire l’integrazione dei nuovi arrivati con la popolazione locale”. Corsi e ricorsi storici: nel 1876 il governo argentino aveva offerto la possibilità di assegnare agli immigrati terreni gratuiti o pagabili ratealmente a prezzi molto contenuti, mentre nel 1882 decise di concedere gratuitamente 25 ettari di terreno a tutti i nuclei familiari in arrivo. Al momento l’associazione ha chiesto al Comune l’affissione di manifesti informativi in modo da acquisire dati riguardo a eventuali immobili da affittare o da acquistare. “Abbiamo accettato l’idea di “Cuore argentino” – spiega il sindaco Pietro Ghiselli – ma sappiamo che le pratiche burocratiche internazionali non sono semplici: motivo per cui abbiamo chiesto a Gabriela di partire con un numero ridotto di famiglie e in cui ci siano preferibilmente bambini da inserire nelle nostre scuole”. E tre famiglie sembrano già disposte a partire da Buenos Aires e a trasferirsi a Sartirana nel prossimo settembre.Umberto De Agostin