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OLEVANO – “Il glorioso gioco della rana fu scalzato dal flipper negli anni Sessanta, ma ora noi vogliamo riportarlo in auge”. Giuseppe Poggi, presidente dell’associazione Amici del museo, esalta così il passatempo che era presente in tutte le osterie e che impegnava bambini e adulti. L’occasione per riportare in auge la piccola struttura di legno ricoperta di buchi, con la rana dalla bocca spalancata al centro, è fornita dal torneo in programma domenica negli spazi del Centro ricreativo olevanese di via Cesare Battisti: organizzano il Museo di arte e tradizione contadina e Agogè, associazione rappresentata in paese da Alessandro Cazzavacca e Ilaria Corradino che vuole rivalutare gli allenamenti degli antichi spartani. Le iscrizioni sono in programma alle 14: per partecipare si potrà lasciare un’offerta libera. Le gare inizieranno alle 15: al termine, merenda per tutti i partecipanti. Il gioco è semplice: le coppie di concorrenti dovranno lanciare a turno dieci “piastrelle”, sorta di monete bronzee, con l’obiettivo di centrare la bocca della rana di bronzo posta al centro della struttura lignea. “I concorrenti adulti – spiega Poggi – dovranno posizionarsi a una distanza di circa 3,50 metri e di circa due metri per i bambini al di sotto dei dodici anni: centrando la bocca della rana si otterranno 100 punti, mentre se la piastrella cade proprio sotto la rana si riceveranno 50 punti”. Se la mira del concorrente non sarà poi così precisa, la piastrellina potrà cadere nel buco denominato “trabüch”, dal nome dialettale di un carretto agricolo, ottenendo 30 punti. Inoltre, la base della struttura è ricoperta da molti altri buchi: cinque di loro daranno diritto a 20 punti, mentre ai due lati della rana ci sono due buchi da 15 punti ciascuno. Da ultimo, alle spalle della rana ci sono dieci buchi da dieci punti ciascuno. “Abbiamo a disposizione – conclude Poggi – tre strutture: una di legno è di proprietà del Museo contadino, e una seconda, sempre di legno, appartiene al nostro amico Francesco Migliorati, che ha realizzato anche la terza, però in ferro. Fra i premi in natura ci sono i nostri gustosi e rinomati salamìn d’la duja”.Info e prenotazioni: 340.1599017 o pagine Facebook e Instagram dell’associazione Agogè.Umberto De Agostin