SANT’ANGELO – E chi sono io? Babbo Natale? Vien quasi da pensare che il sindaco del paese sia il caratterista Renzo Rinaldi mentre impersona il sempre più burbero signor Bistefani dello spot televisivo della nota industria dolciaria di Casale Monferrato. E invece no. Ad accendere l’atmosfera natalizia in paese ci ha pensato il “solito” sindaco Matteo Grossi. Lo stesso primo cittadino non vede nelle luminarie soltanto un annuncio dell’imminente arrivo delle festività natalizie, ma anche un messaggio legato alla triste attualità: assieme alle luci, a Sant’Angelo c’è anche voglia di accendere la speranza. “E’ stato un anno complicato per tutti ma non dobbiamo dimenticare le difficoltà e gli ostacoli che abbiamo affrontato. – commenta il sindaco Grossi – Vogliamo accendere le luci come gesto simbolico per ringraziare chi è in prima linea negli ospedali e nei centri ricerca tutti i giorni con uno scopo ben preciso e per ricordare chi oggi non c’è più”. Anche se durante la prima ondata il paese è stato sostanzialmente risparmiato dalla violenza del virus, il primo cittadino pensa bene di mandare a tutti i santangelesi un invito “illuminato”, un richiamo alla responsabilità e alla presa di coscienza della situazione attuale. “Prima o poi questa pandemia sarà solo un ricordo ma con l’impegno civile di tutti possiamo tranquillamente anticipare i tempi. – aggiunge Matteo Grossi – Le luci serviranno a ricordare a tutti quelli che le guardano di adottare le precauzioni basilari, oltre che per ringraziare chi si adopera ogni giorno professionalmente e volontariamente per salvare vite”. Le luminarie sono state accese ieri, martedì 3 novembre, e continueranno a illuminare la speranza fino all’Epifania