MEDE – I centri estivi sono ancora in divenire. Il solstizio è tra venti giorni, ma sembra lontano anni luce. “Finchè Regione Lombardia non licenza le linee guida – anticipa Giorgio Guardamagna (nella foto), il sindaco di Mede – non si può fare nulla. Noi abbiamo lanciato un questionario informativo per capire quanto interesse ci sia per l’iniziativa ed abbiamo ricevuto 54 risposte, aggiornate al weekend. Ma non abbiamo ancora fatto nulla in assenza di precise istruzioni. Speriamo escano in fretta”. La scorsa settimana sono stati riuniti i soggetti potenzialmente interessati: la fondazione Istituzioni Riunite, la Consulta comunale del volontariato, la parrocchia, gli scout. La chiesa ha deciso di non organizzare i loro centri e di non mettere a disposizione gli spazi. Il dispiacere è grande, ma non si può fare diversamente. La Fondazione sosterrebbe che, alla luce delle norme, diventa molto difficile assumere la responsabilità di organizzare, finché non verranno fornite garanzie sui controlli e chiariti i molti punti critici per la sicurezza. “Se non sappiamo cosa va bene e cosa no non vogliamo rischiare” . Gli spazi e il personale possono coprire una settantina di utenti. “Il programma non potrà essere allettante come gli scorsi anni – aggiunge l’assessore ai servizi sociali Guido Bertassi – avendo vietato le uscite e le gite. Io personalmente credo che i genitori non avranno molti problemi a riguardo: aspettano solo di far passare ai propri figli un’estate spensierata. Io ci tengo moltissimo a farcela anche questa volta”.Davide Maniac