SAN GIORGIO – Raccogliere tappi di plastica per creare un fondo di solidarietà. Un progetto che andrà avanti anche dopo la fine della pandemia. L’appello si trova sul sito dell’amministrazione comunale. Il progetto è quello di accumulare plastica “pregiata” e rivenderla poi ad aziende specializzate. Ogni cittadino che vuole aderire dovrà pensare alla raccolta, inserendo i tappi in sacchi trasparenti appositi e tenendoli in casa fino a dicembre. Intanto si pensa a come trasportarli. Anche qui servirà la buona volontà di qualcuno: portare i tappi con un autoarticolato nelle azende interessate avrà un costo quasi pari al ricavato, e non avrebbe senso. “Come purtroppo stiamo vedendo in questi tristi giorni – è scritto nell’appello del Comune, firmato dall’assessore ai servizi sociali Luca Torriglia (nella foto) – non si è mai troppo preparati ad affrontare momenti di crisi e purtroppo non possiamo fidare sull’aiuto economico da parte di un governo in grandi difficoltà. L’importo dei proventi derivati dalla vendita verrà rendicontato e messo a conoscenza della cittadinanza sul sito del comune alla voce “trasparenza”. Anche la partecipazione dei commercianti è gradita”. Alcuni hanno criticato l’idea. La cifra che entrerebbe nelle casse dei servizi sociali è di circa 300 euro per ogni tonnellata. Ma una tonnellata equivale a circa 300 mila tappi… “D’accordo, è poco – aggiunge Torriglia – ma gli scettici non immaginano nemmeno quanta gente noi possiamo aiutare anche solo con 400 euro in più. La stessa cifra permette di aiutare ogni mese 16 famiglie. Questo fondo, per cui è stato aperto nel bilancio un capitolo di spesa apposito, non sarà legato necessariamente al Covid-19 ma a beneficenza generica, dai pacchi alimentari ai medicinali”.Davide Maniac