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PARONA – Il Comune riceverà un milione e 600mila euro per un danno erariale, salvo presentazione di un ricorso. La questione risale alla costruzione del raccordo, mai completato, che sarebbe dovuto servire alle aziende della zona industriale di Parona vicino alla ferrovia Mortara-Milano. Lo stabilisce una sentenza della corte dei conti, la numero 43 del 2020 emessa dalla sezione giurisdizionale di Regione Lombardia. L’epoca dei fatti era quella del “polo logistico” di Parona, poi rimasto binario morto. La Multiservizi, società operativa del Comune, aveva affidato i lavori a Combitalia, controllata al 51% dal Comune. Il restante 49% di Combitalia era in mano a un socio privato, la Nuova Semel di Novara. Nel 2005 il Comune di Parona aveva già versato 1,2 milioni di euro, ma i lavori erano già fermi. Nel 2007 Combitalia era in rosso nel bilancio di un paio di milioni di euro. Dovranno risarcire 273.387 euro ciascuno sono gli ex amministratori di Combitalia Mario Antoniotti, 67enne di Novara, Chiara Carolina Brunazzi, 47enne di Parona ed ex consigliere comunale, Giovanni Carlo Orizio, 81enne di Suno, Novara, alla guida della Nuova Semel, Alberto Giuseppe Orizio, 53enne di Suno (anche lui della Nuova Semel), Danilo Prandoni, 63enne di Clusone (Bergamo). Dovrà risarcire anche uno dei direttori dei lavori Giovanni Pecoraro, 68enne di Fano (Pesaro Urbino). L’altro direttore dei lavori, Paolo Baraggini, aveva chiesto ed ottenuto un giudizio contabile con un rito abbreviato chiuso nel 2019. “Il Comune – dichiara l’attuale sindaco Marco Lorena (nella foto) – è coinvolto come eventuale beneficiario della somma da restituire dopo l’eventuale condanna. La vicenda risale ad anni in cui non era facile tenere la rotta giusta per chiunque ricoprisse qualsiasi incarico all’interno della Combitalia. L’attuale amministrazione è ben lungi da esprimere giudizi in merito e si rimette come dovuto alla decisione degli organi giudiziari deputati”. La sentenza, infatti, è solo di primo grado.