PARONA – Quasi 50mila euro per rimuovere dell’eternit smaltito impropriamente in campagna, che si aggiungono ai 40 mila spesi nel ‘19. È questa una delle voci più significative del bilancio di previsione 2020, che l’amministrazione comunale ha già predisposto e inviato al revisore. Si conta di approvarlo entro la metà di aprile, approfittando della proroga concessa fino alla fine del prossimo mese. La bonifica arriva alla seconda e ultima fase, iniziata lo scorso anno. Il deposito di strada delle Vigne, a nord-est del paese non lontano dall’acquedotto, negli anni ’80 e ’90 è stato sede di rottamazione di qualsiasi tipo di rifiuto da parte del suo proprietario, un rottamaio. L’ordinanza di sgombero non è mai stata rispettata. Purtroppo tra il materiale stoccato c’era anche del cemento-amianto. Dato che l’uomo non voleva saperne di portare via la sua roba ci ha pensato il Comune. In teoria il proprietario (ora anziano e malfermo di salute) dovrebbe risarcire, in pratica difficilmente accadrà. Per questo da Parona sperano in fondi regionali. Intanto sono costretti a pagare. I primi lavori erano già iniziati nel 2019 a cura della ditta Aboneco. Erano costati 40mila euro e avevano portato alla rimozione di tutto il materiale non pericoloso. Quest’anno, probabilmente in tarda primavera, toccherà alla fase più importante, il completamento della bonifica. “È rimasto ancora dell’eternit – aggiunge il vicesindaco Massimo Bovo – e quindi ci preme portare via tutto al più presto. I lavori erano stati interrotti con l’inverno, adesso si può riprendere, l’amianto verrà completamente e definitivamente rimosso”.