La cultura omaggia il prodotto principe con il “teatro a chicco” di Ferrera
FERRERA – Il nuovo cine-teatro comunale da duecento posti avrà la forma di un chicco di riso, in omaggio al prodotto principe della Lomellina. Fra le vie don Ignazio Strada e Circonvallazione Sud nascerà una sala con balconata dotata di palco con camerini, locali per proiezioni e di ristoro, e poltroncine a scomparsa nel pavimento, per un costo di tre milioni e 200mila euro. I lavori di costruzione inizieranno tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Il nuovo “luogo dell’arte e della cultura” sostituirà l’immobile di corso della Repubblica costruito all’inizio del Novecento dall’allora Società operaia di mutuo soccorso (Soms) e da alcuni anni adibito a sala polifunzionale. “Il vecchio teatro – spiega il sindaco Giovanni Fassina – non è da tempo rispondente alle normative di sicurezza e quindi due anni fa abbiamo fatto partire l’iter burocratico per la costruzione del nuovo cine-teatro che si andrà ad affiancare idealmente alla sede operativa della Pro loco, a pochi passi verso via Giovanni da Ferrera. Questa area diventerà il cuore pulsante del paese, fra parco giochi, bocciodromo, palazzo Strada e, nell’immediato futuro, la struttura socio-sanitaria e appunto il teatro comunale”. Lo studio di fattibilità è stato presentato dall’architetto Paolo Lucchiari, con studio a Sannazzaro. “L’edificio – spiega il professionista – avrà una forma ovale e occuperà una superficie una superficie lorda di pavimento di circa mille metri quadrati, con altezza massima di dodici metri. La scelta di ottenere un luogo adattabile a diverse esigenze ha reso necessaria la previsione di posti a sedere utilizzando sedute a scomparsa, in platea, o mobili, cioè i palchetti. In base alle dimensioni della platea potremo ottenere 160 posti a sedere per la zona al piano terra e 38 posti a sedere al primo piano nella zona palchetti”. La nuova struttura è stata concepita per soddisfare la funzione teatrale, ma anche come scenario per ospitare conferenze, proiezioni e mostre: il “ridotto”, in particolare, dopo la sala costituirà l’ambiente più ampio e versatile in quanto potrà essere utilizzato come spazio espositivo. Il nuovo cine-teatro sarà anche “sostenibile” grazie a un impianto fotovoltaico di circa 20 chilowatt di potenza collocato sul tetto. “Da vent’anni – conclude Giovanni Fassina – nel nostro paese organizziamo spettacoli e serate pubbliche gratuite perché abbiamo la fortuna di avere un bilancio comunale solido: i contributi a vario titolo che riceviamo dal gruppo Eni sono vincolati alla realizzazione di opere pubbliche, come il cine-teatro in questione, e quindi possiamo offrire proposte culturali e di intrattenimento a costo zero per i nostri concittadini”.
Umberto De Agostino