Da rifugio per i poveri senzatetto del passato a pericolo per le teste: piovono tegole in centro a Candia
CANDIA – Cade a pezzi uno degli edifici più antichi del paese. Il forte vento dell’ultima domenica di febbraio ha causato il crollo di tegole in via Bergamasco, al civico 4. Il Comune con un’ordinanza ha chiuso tutto al traffico a tempo indeterminato e ha provveduto a transennare, per garantire la sicurezza di tutti, tramite ufficio tecnico e polizia locale. Il problema sembra però di difficile soluzione. “La costruzione – spiega il sindaco Stefano Tonetti – è tra le più antiche del paese, e corrispondeva all’ex Ospitale. Appartiene a un immobiliarista sul lastrico: l’ho contattato e, con grande franchezza, mi ha spiegato di non avere assolutamente le possibilità economiche per provvedere alla messa in sicurezza”.
L’iter sarà il consueto: dovrà provvedere il Comune il prima possibile a pagare i lavori di riparazione sommaria, per evitare che altre parti dell’edificio crollino e facciano del male a qualcuno. Poi si rivarrà in qualche modo sulla proprietà, oppure cercherà di vendere l’edificio (a chi…?) per rifarsi, in qualche modo. Si tratta di un problema che da tempo attanaglia i piccoli Comuni: case cadenti che nessuno mantiene, rischiose per l’incolumità pubblica, che gravano sulle casse.
“Questo edificio – spiega la maestra in pensione Marilena Migliavacca, memoria storica del paese – risale almeno al 1460. Prima era un recetto, un piccolo punto di alloggio, poi un vero e proprio ospitale per i poveri di proprietà della famiglia Confalonieri, i feudatari di Candia. Da qui fu staccato l’affresco, forse del Moncalvo, conservato ora in municipio. Mi piange il cuore nel vedere com’è ridotto adesso”.
Davide Maniaci