Agricoltura: acqua “a turni” per salvare le risaie in Lomellina e nel Novarese
Le turnazioni saranno lo strumento necessario per salvare le risaie di Lomellina e Novarese: è la novità della stagione irrigua appena iniziata.
Il consiglio d’amministrazione del consorzio Est Sesia, presieduto dal lomellino Camillo Colli, ha approvato il regolamento per l’applicazione dell’articolo 60 dello Statuto “in condizioni di emergenza”: regolamento che sarà sottoposto al voto dell’assemblea martedì 4 aprile. Alla luce del drammatico stato di siccità registrato l’anno scorso, ora Est Sesia ha deciso che lo stato di emergenza sarà dichiarato al superamento del 65% e fino al 70% di riduzione agli imbocchi (riduzione corrispondente a una disponibilità di risorsa stimabile pari a circa 40-50 metri cubi al secondo), “fermo restando che lungo l’asta del canale (Cavour, ndr) potranno presentarsi perdite o problematiche che potranno determinare riduzioni superiori”.
Centrale, sotto l’aspetto tecnico-operativo, sarà la figura del regolatore, responsabile dell’ufficio idrometrico chiamato a garantire agli imbocchi la riduzione d’acqua applicata: conseguentemente, i capi ufficio di zona si muoveranno, in accordo con il regolatore, “al fine di coordinare la corretta ed equa distribuzione dell’acqua sull’asta dei canali”.
Sempre su indicazione del regolatore, gli uffici zonali di Novarese e Lomellina avranno la facoltà di valutare e predisporre calendari di turnazione sui tronchi dei canali di loro competenza. In caso di “emergenza assoluta”, il regolatore potrà stabilire calendari di turnazione per la restante parte d’acqua. Questo nel caso in cui le disponibilità idriche alle fonti dovessero ulteriormente diminuire attestandosi tra il 71% e il 75% di riduzione agli imbocchi dei canali (quindi con una portata disponibile stimabile come pari a circa 35-40 metri cubi al secondo), salvo le perdite che potranno determinare riduzioni maggiori lungo l’asta dei canali e quindi non risultasse più possibile rispettare i minimi da garantire sui tratti terminali della rete.
Umberto De Agostino