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VIGEVANO – Si è spento all’età di 96 anni l’ultimo partigiano di Vigevano. Ieri, martedì 20 giugno, la città gli ha dato l’ultimo saluto con una cerimonia civile presso la casa funeraria di Asm. Ernesto Gusberti, l’ultimo partigiano combattente ancora vivo in città, si è spento lunedì 19 giugno e lascia la moglie Vera e il figlio Carlo. 
“Antifascista, iniziò l’attività politica giovanissimo, confrontandosi con le tematiche del lavoro, partecipando all’attività di una cellula di fabbrica ed entrando in clandestinità a soli sedici anni. Perseguitato e vessato dal fascismo per anni, continuò la lotta partecipando infine, nella brigata Leoni, all’insurrezione armata di Vigevano e continuando l’attività fino al luglio del 1945. - lo ricorda Massimo Gallina, esponente di primo piano della sinistra vigevanese - Noi, i compagni dell’Anpi, non dimenticheremo mai la gioia e l’orgoglio col quale rivendicava e ricordava la sua partecipazione a quella stagione carica di vero onore e di eroismo che è stata la Resistenza contro il fascismo e il nazismo”.
Ernesto Gusberti, durante la guerra, fu tra i protagonisti della battaglia “del treno blindato”, fatto letteralmente saltare per aria nel territorio vigevanese. 
“Onore al compagno Gusberti. - così Giuseppe Abbà, già segretario provinciale del Prc - La battaglia degli insorti vigevanesi che ha distrutto il potente treno blindato è stato veramente un episodio epico e non certamente inutile perché, come ricordava lo stesso Gusberti si è impedito l’arrivo a Milano di potenti artiglierie pesanti. A proposito del treno blindato distrutto a Vigevano, che mi è capitato di raccontare più volte, mi viene spesso alla memoria il treno blindato dell’esercito di Batista distrutto nella fase finale della rivoluzione cubana dai guerriglieri comandati dal Che. A Santa Clara, dove si è svolta quella battaglia, alla stazione, sorge un monumento di ricordo con la ruspa che distrusse i binari”.