Sant'Angelo, la protesta: quella strada è un colabrodo!
SANT’ANGELO – Un pericolo per i pedoni e per gli automobilisti. Ma anche per l’asfalto. A Sant’Angelo sono in molti ad aver letteralmente perso la pazienza per i bisonti della strada che attraversano il paese a tutta velocità. Si sono infuriati tutti: i residenti e anche il sindaco!
“Sono anni che siamo costretti a fare quotidianamente i conti con una situazione potenzialmente pericolosa. – commenta Matteo Grossi – Da quando il ponte di Castello d’Agogna è chiuso al transito dei mezzi pesanti, i camion sono costretti ad attraversare Sant’Angelo. Lo fanno creando non pochi problemi: transitano con velocità pericolose e soprattutto rovinano il tappetino d’asfalto sulla strada”. Tutto questo è documentato dalle fotografie che i residenti inviano al sindaco, praticamente con cadenza giornaliera. Il tratto maggiormente rovinato è quello della provinciale 596 in uscita dal paese verso la strada che da Castello D’Agogna porta a Cozzo – Candia.
Così il primo cittadino aveva deciso di scrivere al presidente della Provincia allegando anche la documentazione fotografica. Laconica la risposta arrivata da Pavia: “La soluzione radicale alla criticità determinata dall’intenso transito dei mezzi pesanti nel tratto in argomento si otterrebbe esortando ANAS S.p.A. a ripristinare nel minor tempo possibile il transito a tutte le categorie di veicoli sulla loro importante arteria “SS494 - Vigevanese” in comune di Castello d’Agogna attuando, quanto prima, la ristrutturazione del ponte sull’Agogna, attualmente gravato da limite di carico”. La missiva firmata da Giovanni Palli è datata 10 luglio. “Quando ho letto la risposta della Provincia sono rimasto senza parole. – precisa Grossi – Oltre a segnalare una potenziale situazione pericolosa per i santangelesi, facevo notare che l’aumento di traffico dei mezzi pesanti rovina una strada di proprietà della Provincia. E la stessa Provincia cosa fa? Mi dice di rivolgermi ad Anas per accelerare la riapertura del ponte sul torrente Agogna. Io devo farlo?”. “Posso anche farlo io, – prosegue – ma forse sarebbe meglio farlo insieme… visto che la strada danneggiata è una provinciale. Per fare pressione su Anas sarebbe meglio un’azione in grado di coinvolgere i Comuni del territorio oltre all’amministrazione provinciale”.
Intanto a Sant’Angelo valutano le contromosse e preparano una risposta. “Spero solo che non succeda nulla e che nessuno si faccia male. – conclude Grossi – Chiediamo di intervenire celermente per sistemare il tratto di strada ammalorato.
La stessa richiesta la inoltrammo anche alla Prefettura che non ci ha ancora risposto”.