A fine mese scade il bando per selezionare i venti partecipanti al progetto «Occupiamoci!» per l'inserimento lavorativo
MORTARA - C’è tempo fino al 30 novembre per presentare le candidature al progetto “Occupiamoci”. Scade quindi a fine mese il bando per la selezione di 20 soggetti che saranno coinvolti in un percorso di formazione finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro. Possono aderire all’avviso adolescenti, giovani e adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni con disabilità fisica, intellettiva, psichica e sensoriale residenti nei Comuni di Mortara e Sannazzaro de’ Burgondi oltre che nei Comuni facenti parte degli Hub territoriali di Mortara e Sannazzaro de’ Burgondi. I soggetti devono inoltre essere disoccupati, ma in cerca di occupazione. Infatti la prospettiva finale è quella di dare un lavoro stabile ad almeno 5 o 6 ragazzi. Per riuscirci il Comune di Mortara, ente capofila dell’iniziativa, prevede un investimento di 257mila euro e gode di un finanziamento regionale di 200mila euro. Lavoro significa dignità, indipendenza, autostima, consapevolezza del proprio valore e delle proprie capacità. In una parola: è qualità della vita. Per dare una “buona vita” sono anche necessarie competenze e progetti seri. “Occupiamoci” è il frutto di un grande lavoro di co-progettazione. I soggetti coinvolti sono i Comuni di Mortara e Sannazzaro, le cooperative Anffas Come Noi e Gli Aironi, la Fondazione Clerici. Una squadra capace di vincere la “concorrenza” di molti altri enti privati e di conquistare il finanziamento regionale di 200mila euro. Soldi che serviranno per integrare le politiche attive del lavoro (sistema regionale dei servizi di istruzione, formazione e lavoro) e le politiche di inclusione attiva (sistema regionale dei servizi sociali e socio sanitari) dirette alle persone con disabilità per accrescerne gli esiti occupazionali e di partecipazione sociale, incoraggiando la ricomposizione dell’offerta dei servizi e delle risorse finanziarie, anche nel quadro della promozione del futuro Fondo Unico per la Disabilità. Lo sforzo integrativo non riguarda solo gli operatori del sociale, ma anche la comunità produttiva con la partecipazione attiva di Coldiretti e dell’Associazione artigiani di Mortara. Da sottolineare l’importante ruolo ricoperto dal mondo Anffas e della cooperativa Come Noi, veri “esperti” delle dinamiche di vita indipendente.
Luca Degrandi