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 CILAVEGNA – Non più cinque anni secchi di durata, ma due, con un eventuale proroga per altri tre. Emerge questa novità dall’ultimo Consiglio comunale a Cilavegna, tenutosi mercoledì sera, che ha approvato la modifica allo statuto di «Casa Serena». In attesa di capire chi sarà il nuovo presidente, si fa i conti con questa novità mal digerita dalla minoranza. “Riteniamo – così il sindaco Manuel Maggio – che far durare il mandato del consiglio di amministrazione della Rsa due anni, eventualmente estendibili a cinque totali in concomitanza con la scadenza della mia legislatura, sia la soluzione migliore. Tutto viene fatto per cercare di migliorare la progettualità della casa di riposo”. Inoltre, il sindaco potrà partecipare ai consigli di amministrazione come uditore. “Quest’ultima cosa, cioè questa presenza durante le riunioni – ha commentato Giuseppe Colli, opposizione «Insieme per Cilavegna», civica di centrodestra che ha amministrato il paese per quindici anni – mi sembra un’ingerenza inutile da parte del sindaco. Sono contrario anche a questo cambiamento della durata del consiglio di amministrazione: cinque anni andavano benissimo, non comprendo perché cambiare a metà. Anzi, se proprio, al limite tre più due per dare maggiore margine di manovra. Una scelta incomprensibile”. E quindi questi cambiamenti sono passati col voto contrario dei quattro membri della minoranza (oltre a Colli anche Canazza, Falzone, Iannì). Riguardo al nome del presidente, che si attende a ore, Maggio aveva spiegato di “aver ricevuto alcuni curriculum e di voler valutare in base a quelli”. Il termine per consegnarli era lunedì scorso. Tra i programmi della nuova amministrazione comunale c’è anche quello di riportare il centro diurno a «Casa Serena», un servizio negli ultimi anni è stato sospeso per la carenza di persone interessate, ma anche di partecipanti.

Davide Maniaci