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MEDE – Approvato il Dup, il Documento unico di programmazione triennale (2025-2027) che, in cifre, esplicita le intenzioni del Comune su come usare le proprie risorse. 
Ormai ci si chiede a che cosa serva realmente. Giorgio Guardamagna, sindaco di lunghissimo corso (amministra dal 2001 con una pausa di cinque anni, forzata, dove comunque era assessore) si interroga sulla valenza di questa approvazione formale. “Il Documento unico di programmazione – è il suo commento – è un bel malloppo che davvero ritengo, di questi tempi, documento che non ha una valenza reale. Si tratta di programmazione. Ma se non sappiamo neppure cosa accade oggi pomeriggio... questa è una considerazione che faccio ogni anno: la facoltà programmatoria degli enti locali è andata via via ad essere ridotta al lumicino. Troppi vincoli, troppe direttive, norme, che di fatto pongono freni e novità che ti arrivano addosso all’improvviso così che i tuoi propositi, alla fine, rimangono sulla carta. Comunque rimane questo obbligo di approvare il documento che disegna la situazione del Comune con una varia serie di indicatori. Rimango della mia idea: noi dobbiamo dare risposte ai cittadini e non ci forniscono gli strumenti per farlo, viceversa siamo oberati di incombenze burocratiche che non producono nulla e, anzi, costano lavoro e fanno perdere tempo”.  

d.m.