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MEDE – Si chiama «la stanza di Andrea», in memoria del compianto Paraporti. Si tratta di un’aula sensoriale Snoezelen, una vera e propria «oasi di benessere» all’interno del plesso paritario di via Gramsci, a Mede. 
L’inaugurazione è pensata in grande stile: sabato 14 settembre alle 17 le autorità saranno presenti al taglio del nastro, all’interno del salone dell’istituto. Verrà così presentato il progetto della Fondazione Istituzioni Riunite, che gestisce la paritaria, che comprende asilo nido, sezione primavera e scuola per l’infanzia. Invitati il sindaco Giorgio Guardamagna, l’assessore regionale Elena Lucchini, il presidente della Fondazione Stefano Leva e il vice Rodrigue Serafini (nella foto), che sarà anche il moderatore degli interventi. 
Poi la responsabile del plesso Elisa Pandiani (nella foto in alto a destra), il presidente dell’associazione Ricordando Andrea e Giorgia Monetti di «Mondo Snozelen», centro di formazione a Padova specializzato in questo metodo. L’associazione «Ricordando Andrea» ha accolto la proposta della Fondazione ed ha deciso, attraverso la definizione di un protocollo di intesa, di cofinanziare la realizzazione della stanza sensoriale, facendosi carico degli oneri relativi alla dotazione tecnologica e didattica della «stanza di Andrea» che prende così il nome dello sfortunato diciassettenne deceduto nel 1991 dopo un incidente motociclistico, e di cui viene portata avanti la memoria.
Domenica 15 settembre un «open day», cioè una visita guidata, è aperta a chiunque gratuitamente dalle 10 alle 12 e 30 e dalle 16 e 30 alle 18 e 30. 
“Una stanza sensoriale «Snoezelen» – spiega Elisa Pandiani – è un’oasi di benessere piena di colori, luci speciali, suoni e profumi per portare i fruitori ad una rigenerazione profonda, un totale rilassamento fisico e mentale, migliorando umore, concentrazione, comportamento e autostima. Nata nei Paesi Bassi, è diffusa in tutto il mondo e particolarmente utilizzata in Germania. Si tratta di un ambiente costruito per offrire un’esperienza unica, con oggetti interattivi che consentono un’esplorazione emotiva in un contesto rilassante per stimolare i sistemi sensoriali (tattile, olfattivo, visivo, uditivo, gustativo, propriocettivo e vestibolare) attraverso le diverse attività proposte. Il progetto vuole essere un luogo che possa adattarsi ad ogni singolo utente massimizzandone i benefici, offrendo uno spazio accogliente, come valido strumento per migliorare la qualità di vita, attraverso l’attivazione multisensoriale, per gestire ansie, paure e crisi, facendo scaturire emozioni di tranquillità e quiete stimolando i canali comunicativi. Pensata per accogliere tutti i bambini, soprattutto per gli alunni con bisogni educativi speciali, in coerenza con la missione educativa dell’inclusione scolastica prerogativa del nostro plesso”. 
Obiettivi: incrementare le aree di sviluppo sensoriali, visive, tattili, affettivo relazionali, motorio prassica, neuro psicologica e linguistico-comunicativa, facilitando il contatto e le relazioni personali. Favorire il rilassamento fisico mentale, stimolare l’esplorazione dell’ambiente, promuovere il benessere della persona, sostenere le relazioni. Gestire i disturbi del comportamento, favorendo le relazioni interpersonali e gli scambi comunicativi, facilitando il contatto e l’empatia. Stimolare l’esplorazione dell’ambiente, ridurre i problemi comportamentali e prevenire l’isolamento e l’impoverimento percettivo. Migliorare l’umore, la concentrazione, l’autostima promuovendo il benessere della persona migliorandone quindi la qualità di vita. 
“La stanza – prosegue Elisa Pandiani – sarà dotata di diverse attrezzature sofisticate come letto ad acqua musicale vibro acustico, fasci luminosi a led, fibre ottiche, colonna ad acqua con tubo a bolle, proiettori con immagini e suoni naturali, proiettore cielo stellato, proiettore arcobaleno, diffusore di aromi a led, sedute e cuscini morbidi, specchi a bolle, piscina interattiva a palline, animali e bambole emozionali, blocchi e sfere tattili, pannelli e cubo sensoriali, coperta ponderata, cuscino e rullo vibrante, altalena a nido, bracciali tattili e schiume sensoriali. La «stanza di Andrea» sarà inoltre dotata di uno spazio per le attività di musico terapia, il tutto inserito in un contesto di pavimentazione autobloccante antitrauma e morbida, ideale per permettere le proiezioni delle immagini e per consentire il confort necessario per l’utilizzo a piedi scalzi. Tutte le interazioni che avverranno all’interno della stanza sensoriale sono sostenute da un forte lavoro sulle relazioni e sugli scambi comunicativi tra il bambino e l’insegnante che lo accompagna e lo stimola con continue occasioni di scelta. L’idea di base è quindi creare un luogo che non abbia barriere, che sia accessibile, che possa rappresentare un’esperienza piacevole ed utile, una vera e propria «palestra dei sensi» che venga utilizzata, più volte alla settimana, da tutto il plesso (nido, sezione primavera e scuola dell’Infanzia) come pratica educativa quotidiana”. 

Davide Maniaci