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PARONA – Una chiesa che diventa anche deposito d’arte temporaneo. Le prime opere ad essere ospitate in San Siro, luogo sconsacrato ed ora diventato simbolo culturale del paese dopo gli imponenti interventi di recupero, saranno quelle di Maurizio Marioli. Il compianto artista di Parona, scomparso a 65 anni nel novembre 2021, è ancora ricordato ed amato da tanti. Il Comune ha determinato che “San Siro sarà il punto di collocazione provvisoria di alcuni lavori di Marioli da destinarsi ad esposizione al pubblico, in aree o edifici del territorio di Parona, da individuare successivamente”. Un magazzino più che un museo, da usare soltanto per un intervallo di tempo, che testimonia però la volontà da parte dell’amministrazione comunale e soprattutto della famiglia dell’artista di non lasciare le opere solo in luoghi privati, ma di metterle a disposizione di tutti. “La vedova di Marioli, la signora Marcella Massa – spiega il vicesindaco Massimo Bovo – ha avanzato l’ipotesi di cedere le opere in comodato d’uso. Il primo passo sarà il loro posizionamento in San Siro, poi dovremo decidere come agire”. In questo caso si parla della serie intitolata “Sedie vuote”, che consiste in quattro opere realizzate in ferro saldato, dell’Albero della vita (anch’esso in ferro, specialità di Marioli) e di “Don Chisciotte”. 
Sempre nell’ambito artistico il Comune vorrebbe che si ricavasse un’opera dai resti un tronco d’albero, schiantatosi un anno fa all’interno del bosco Acqualunga. Lungo 9 metri, è ciò che resta una quercia secolare che era appena stata riconosciuta albero monumentale e che è stata abbattuta il 26 agosto 2023. “Diventerà – spiega Bovo – una scultura che avrà come oggetto l’offella. Il lavoro è stato affidato all’artista Marta Zucchinali di Treviglio, che fa parte di un circolo più vasto di artisti che hanno realizzato sculture ed opere in diversi comuni dell’alta Italia”.

  d.m.