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MEDE – In una locandina ufficiale del Comune di Mede spuntano gli asterischi, simbolo contestato da più parti che vorrebbe annullare l’identità di genere. Così arriva l’interpellanza, che sarà discussa lunedì 30 settembre, alle 21, relativa alla “scomparsa del genere maschile e femminile” dalle iniziative organizzate dal Comune di Mede. Simone Annibale Ferraris (Fratelli d’Italia), presidente del consiglio comunale da tempo critico verso la maggioranza di centrodestra del sindaco Giorgio Guardamagna, punta il dito contro una locandina realizzata in occasione del 50esimo della scomparsa dell’artista futurista Regina Cassolo e, secondo Ferraris, preparata dal capogruppo di maggioranza Lucrezia Prestini. Nello specifico, il gruppo Amici della biblioteca ha organizzato un laboratorio artistico “per bambin* e ragazz*”, chiamati a riprodurre un’opera di Regina con cartoncini, fogli argentati e colla. L’interpellanza è rivolta all’assessore alla Cultura Patrizia Cei (Forza Italia). “Credo sia aberrante – dice Ferraris – che questa amministrazione scimmiotti certi temi riconducibili al genere e alla paura di attribuire il gusto valore alle parole. Sappiamo che l’assessore Cei è stata da tempo commissariata (da Prestini, ndr), ma, a differenza di altri, non ha abiurato la sua appartenenza al centrodestra e ai suoi valori: dovrebbe evitare di sostenere questi errori grammaticali, ma soprattutto di rinunciare al buon senso. Anche perché lei è stata per molti anni maestra a scuola e quindi dovrebbe dissociarsi dall’uso degli asterischi, rifiutati anche dall’Accademia della Crusca”. 
Gli Amici della biblioteca è un gruppo coordinato da Lucrezia Prestini, che si occupa di iniziative in particolare a favore dei bambini e degli adolescenti medesi con base nella biblioteca comunale “Giuseppe Masinari”, all’interno del castello.

Umberto De Agostino