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MORTARA - Tutto è pronto per la grande sfida. Mancano una manciata di giorni alla disputa del Palio “Città di Mortara” numero numero 51. Domenica scorsa, 22 settembre, nella basilica di San Lorenzo è stata celebrata la Santa Messa alla presenza delle delegazioni delle sei contrade, di Ludovico e Beatrice e delle autorità comunali di ieri e di oggi. Al termine della celebrazione, il parroco don Marco Torti ha benedetto il drappo, realizzato dai ragazzi del laboratorio artistico di Anffas Mortara, coordinati da Chantal Passarella, che verrà assegnato alla contrada vincitrice del Gioco dell’oca di domenica prossima. Durante la solenne celebrazione liturgica, il parroco don Marco Torti ha richiamato i presenti all’importanza del senso di comunità, di quell’unità che dovrebbe caratterizzare una città alla vigilia di una festa così importante. Di un momento di gioia e soprattutto di condivisione.
E l’unità della città si può leggere, quasi come se fosse un paradosso, nella divisione tra le contrade. Nella rivalità e nella sfida per la vittoria del Palio. Proprio attorno al Palio, dunque, Mortara può riscoprirsi unita. Inevitabilmente va lentamente svanendo il clima di “amicizia” tra le contrade. Domenica prossima la cosa importante sarà una e una soltanto: vincere. E sarà una sfida senza esclusione di colpi per arrivare alla vittoria finale. Per il momento valgono ancora i sorrisi per le foto di rito: tutti felici attorno a Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, impersonati da Mattia Callegaris e Matilde Perfetto, schierati sul presbiterio. Poco sotto il “vero” padrone della Mortara che fu: Andrea Pintus che vestiva i panni del podestà. E se c’era il governo cittadino di fine XV secolo, non poteva mancare quello di oggi. Alla cerimonia liturgica  hanno partecipato anche il sindaco Ettore Gerosa con il vicesindaco Laura Gardella. In questo momento di condivisione le Contrade hanno trovato la loro unità... in attesa di domenica prossima, quando gli animi si incendieranno di passione. Teatro della sfida sarà, per l’ottava volta, piazza Silvabella che sarà “vestita” a festa con le tribune per ospitare circa 700 spettatori. Alle 15 inizierà il corteo storico, poco dopo un’ora prenderà il via la grande sfida tra gli arcieri. Una “volata”, tra fortuna, passione e bravura, lunga 63 caselle. In caso di maltempo, il grande gioco dell’oca “traslocherà” al palazzetto dello sport con inizio della sfida tra i rioni alle 16.