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MORTARA - La comunità per minori “L’albero dei germogli” lascia Valle e approda a Mortara. La comunità si trasferirà in piazza Olivelli, al civico 6, dove verranno ospitate tra le 30 e le 40 persone nello stabile di tre piani. Una parte dell’immobile è stata acquistata dalla cooperativa sociale Silvabella che, nel 2013, ha fondato “L’albero dei germogli” che accoglie ragazze adolescenti provenienti dall’ambito civile e dall’ambito penale e nuclei mamma-bambino. La cooperativa sociale Silvabella è nata nel 1997 con la missione di perseguire, mediante la solidale partecipazione di tutto il gruppo sociale, l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizi socioassistenziali ed educativi, disciplinata dai principi della mutualità, prossimità e solidarietà. La coop offre una serie di servizi qualificati per anziani, minori e disabili fino appunto alle comunità educative. Si occupa di assistenza domiciliare e gestione delle Rsa, poi ancora di asili nido e di scuole per l’infanzia, assistenza educativa servizi pre e post scuola e mensa scolastica. Il tutto con personale estremamente qualificato.  La comunità mortarese si svilupperà sui tre piani abitati oltre che sul quarto piano attualmente adibito a magazzino. E proprio da qui inizieranno i lavori: al posto del magazzino troverà spazio una residenza per maschi, mentre gli altri alloggi apriranno le porte a ospiti di sesso femminile e ai nuclei mamma-bambino. “I lavori inizieranno il prima possibile e inizialmente riguarderanno l’ultimo piano: qui, al posto del magazzino, troveranno spazio gli adolescenti di sesso maschile. Nei primi tre piani, invece, verranno trasferiti gli ospiti che attualmente vivono a Valle. – spiega Carlo Bonanno, presidente – Gli appartamenti verranno adattati alle esigenze normative e avranno spazi comuni per pranzo e cena, un ufficio per gli educatori e un numero di bagni direttamente proporzionale agli ospiti”. Le persone che vivono ne “L’albero dei germogli” vengono individuate dal Tribunale o dall’ufficio comunale dei Servizi sociali. Gli adolescenti vengono mandati nelle comunità educative come misura alternativa al carcere, mentre i nuclei mamma-bambino provengono da situazioni di disagio domestico-famigliare. Gli ospiti adolescenti arrivano da ogni dove, mentre le mamme e i bambini provengono principalmente da realtà di Piemonte e Lombardia. “Il nostro obiettivo è quello di realizzare il trasloco da Valle nei mesi estivi: questo permetterà ai giovani di completare l’anno scolastico in corso negli istituti che stanno frequentando. – precisa Bonanno – La scelta di Mortara non è stata casuale: la città ha collegamenti stradali e ferroviari migliori rispetto a Valle, poi a Mortara sono presenti istituti scolastici che vanno dal nido alle scuole superiori e, in più, offre attività integrative come la pratica sportiva e la presenza di centri estivi quando viene sospesa l’attività scolastica”.