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MORTARA - Il recupero dell’edificio storico, ex sede dell’Agenzia delle Entrate, si farà. Presto. Se il crono programma verrà rispettato già da fine marzo inizieranno i lavori di riqualificazione. Lo svela il sindaco Ettore Gerosa che nei giorni scorsi si è confrontato con i vertici dell’Agenzia delle Entrate. Sarà proprio l’ente che per anni ha utilizzato l’immobile ad occuparsi dei lavori. E a pagare.  “Mi hanno confermato che l’intervento è già stato appaltato – aggiunge il primo cittadino Ettore Gerosa – e questa è certamente una buona notizia in quanto stiamo parlando di un edificio di grande valore storico. Il Comune non ha modo di verificare le tempistiche dell’intervento e non ci resta che fidarci di quanto c’è stato riferito”. 
Gli uffici di corso Mazzini sono chiusi dall’agosto 2022. Successivamente, a distanza di circa otto mesi, nei primi giorni dell’aprile 2023, il sindaco Ettore Gerosa era stato costretto a firmare un’ordinanza per il fermo della caldaia presente nello stabile. I controlli  dell’azienda New Energy Company, la ditta di ispezione degli impianti termici incaricata dalla Provincia di Pavia, non aveva lasciato altra scelta. Le premesse per una storia di degrado e abbandono c’erano tutte. I segni dell’incuria erano già visibili nel 2023.  Invece quello che fu il «dormitorio delle mondine» può avere una seconda vita. Ancora una volta è il primo cittadino ad anticipare una prospettiva che, per quanto complessa, è comunque possibile. “Alla fine dei lavori di ricupero dell’immobile – prosegue Ettore Gerosa - l’Agenzia delle Entrate è tenuta a riconsegnare le chiavi dell’edificio al legittimo proprietario, cioè al demanio. A quel punto il Comune potrebbe avviare le pratiche per entrare in possesso di quello che a tutti gli effetti è un patrimonio della città. Non ho ancora approfondito le modalità con cui questo passaggio può essere perfezionato, tuttavia sono già in contatto con i responsabili del demanio. Si tratta di un’ipotesi sulla quale è doveroso fare una riflessione. Nel frattempo resta la buona notizia dell’avvio dei lavori di manutenzione”.  Nel 2023 la sezione locale di Italia Nostra aveva promosso una raccolta fondi per il recupero dell’immobile nei pressi della stazione. Il lento, ma inesorabile, declino del palazzo storico era già iniziato. Si tratta di un edificio dalla grande peculiarità artistica. Trovare un monumento dedicato a personaggi femminili, soprattutto in Italia, è cosa rara. Se ne contano circa un centinaio in tutta Italia. Il bassorilievo-monumento mortarese, anche se realizzato in un periodo oscuro per tutta l’Italia, dedicato alla «donna che lavora», è forse l’unico del genere esistente nel Belpaese. Il bassorilievo è opera di Eros Pellini che lo eseguì nel 1939. l.d.