Calcio: Micheleria, Gilberto Santimaria è il nuovo presidente della formazione amatoriale mortarese che gioca a Olevano
MORTARA - Pur rimanendo il campo sportivo di Olevano il quartier generale della Micheleria e il campo da gioco per le partite casalinghe della prossima stagione, la formazione amatoriale allenata da mister Enrico Santimaria ha scelto Mortara per presentarsi con ampio anticipo ai nastri di partenza del nuovo campionato. E la scelta dell’incontro tra squadra, dirigenti, staff e stampa al bar Belvedere del rione San Pio X è stata tutt’altro che casuale, con l’attività di corso Torino che entra tra gli sponsor della squadra di calcio che partecipa al campionato Csi e che è nata per tenere vivo il ricordo di Michele Colombo.
Non c’è tempo da perdere, perché il campionato inizierà ben prima delle tradizionali date cui aveva abituato il Comitato sportivo italiano. L’ultimo fine settimana di settembre, precisamente il 24, sarà già tempo di partite ufficiali. Così sabato scorso, 8 luglio, mister Enrico Santimaria ha presentato nel giardino interno del bar Belvedere la Micheleria che sarà. Tra le novità più significative, quelle che riguardano la dirigenza. Il presidente è Gilberto Santimaria, uno dei più esperti e navigati dirigenti di cui dispone il panorama calcistico mortarese e lomellino.
A coadiuvare Gilberto Santimaria nel ruolo di rappresentanza della squadra, un giocatore che sin dagli albori ha creduto nel progetto, poi realizzato concretamente, di creare una squadra di calcio amatoriale per ricordare l’amico Michele Colombo, tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale, ma che continua a vivere grazie agli amici che portano avanti la passione per il calcio, lo sport che amava, con una squadra che ha scelto come nome proprio “Micheleria”, in suo perenne e duraturo onore e ricordo. Gianluca Daglio, uno dei più grandi amici di Michele, oltre che al ruolo di giocatore rivestirà anche il prestigiosissimo incarico di vicepresidente accanto al nuovo numero uno della società GIlberto Santimaria.
“Ma le novità non finiscono qui - prosegue mister Enrico Santimaria - con Matteo Veschetti che svolgerà il ruolo di segretario. Poi, per quanto riguarda la rosa, annunciamo l’arrivo nei nostri ranghi del portiere Riccardo Bertolini, che si affiancherà ai nuovi innesti di questa stagione, tra i quali possiamo già annunciare il ritorno di Massimo Tessitore con i nostri colori, l’ingaggio di Roberto Marchetti e, tra i più giovani, l’approdo alla Micheleria di Samuele Gardella. Il resto dell’organico, presente praticamente in blocco alla presentazione di sabato scorso al bar Belvedere di Mortara, è composto da oltre venti giocatori. “L’obiettivo - anticipa mister Enrico Santimaria - è migliorare il risultato raggiunto nell’ultimo campionato Csi, ma anche organizzare altre attività oltre alla stagione amatoriale”. Una serie di iniziative che la Micheleria ha già portato in campo con successo e che punta a incrementare. L’ultimo torneo giocato a Olevano dopo la fine della stagione Csi ha portato al campo sportivo comunale, una struttura che la stessa società mortarese ha contribuito a migliorare e rendere più attrezzata, ricambiando così la disponibilità da parte del Comune per aver concesso l’utilizzo della struttura per allenamenti e partite, ha visto alternarsi in campo oltre 150 persone per un torneo arrivato a contare addirittura quattordici compagini.
“Ne organizzeremo altri - promette Enrico Santimaria - con l’obiettivo di alzare il numero di squadre partecipanti fino a un totale di sedici. In più tra le idee che sicuramente metteremo in pratica accanto alla normale attività sportiva che vede nel campionato amatori Csi Vigevano la nostra principale competizione, intendiamo organizzare un torneo di bubble soccer, un divertente sport che potrà coinvolgere tantissime persone”.
Dinamico, innovativo e soprattutto divertente, il bubble football è un gioco inventato in Italia che prevede di giocare a calcio all’interno di enormi bolle d’aria. Sta rapidamente diventando una spassosa alternativa per momenti di svago, soprattutto tra colleghi di lavoro o per “fare squadra” in ambienti lavorativi come le grandi aziende. Non che la Micheleria abbia necessità di cementare un gruppo già affiatato, ma di certo la voglia di divertirsi, tra giocatori che in molti casi sono anche amici fuori dal campo, non manca mai.
Riccardo Carena