MEDE – “Le multe agli ambulanti? Colpa di un’organizzazione lacunosa”. Intervengono gli espositori “pizzicati” dalle telecamere della zona a traffico limitato di Mede. La brutta sorpresa era arrivata dopo la prima edizione del mercatino del riuso e della creatività. L’associazione Il Viver Etico del mortarese Andrea Olivelli lo organizza a Mede ogni prima domenica del mese in piazza della Repubblica. Un’inaugurazione che ha scottato tanti esercenti. Per il loro ingresso “off limits” si sono visti recapitare a casa un verbale da 58 euro, che diventano 108 se non saldato entro 5 giorni. I 13 multati non hanno alcuna intenzione di pagare: si sono rivolti al Prefetto e sono assistiti da un legale. “Come potevano sapere, se nessuno glielo ha detto, che il Comune aveva aperto i varchi solo in via Verdi? E comunque un evento che ha ravvivato una cittadina, almeno per un giorno, andava accolto meglio. Forse si poteva essere meno severi da parte del Comune”. Queste erano le argomentazioni degli espositori, che adesso intervengono. Parla Fabio Puliserti, vercellese. È lui il portavoce degli ambulanti, anche lui ha ricevuto a casa il verbale. “Abbiamo letto sul vostro settimanale – esordisce – le dichiarazioni di Olivelli, il presidente dell’associazione. Di fatto per lui è colpa nostra: nessuno come dice lui è arrivato “abusivo”, tutti abbiamo avvisato. La colpa è della disorganizzazione sua e del suo collaboratore, Fabio Filangeri, anche lui multato. Le direttive sono state assolutamente insufficienti. C’è una piantina di Mede senza i nomi delle vie, senza i confini della Ztl, non è indicato il punto esatto dove si poteva accedere a piazza della Repubblica. Abbiamo telefonato al collaboratore di Olivelli per prenotarci, ma non ci ha detto né dell’accesso preferenziale, né addirittura che ci fosse una zona a traffico limitato. Chiunque è venuto si è prenotato, nessuno si è “infilato”. E soprattutto le vendite sono state scarse. C’è chi ha ricavato 20 euro, chi 5, chi niente. Manco i costi del gasolio. Noi eravamo in buona fede, l’organizzazione invece dilettantesca. Perché non chiedere a tutti le targhe? Sarebbe stato un modo di agire più consono e sicuro. Oltretutto non è detto che non arrivino altre multe”. Secondo la testimonianza di Puliserti una venditrice ha preso addirittura quattro multe nello stesso giorno. Una all’ingresso della Ztl e le altre mentre veniva “immortalata” nella zona di carico e scarico. Per questo Puliserti e gli altri venditori scontenti resistono: secondo loro nessuno ha fatto niente, realmente, per metterli nelle condizioni di non essere multati. Dal canto suo il sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna, aveva affermato che “Ci sono state tre riunioni per stabilire le regole tra l’associazione, me, i volontari civici e la polizia locale. Abbiamo fatto tutto per bene come dovevamo. Qui abbiamo convenuto che fosse aperta la sbarra di via Verdi (tra municipio e castello) nelle prime ore del mattino e che tutti gli espositori entrassero ed uscissero da quell’ingresso, non vigilato per la Ztl”