Login / Abbonati

PALESTRO – Le acque del Sesia in piena non hanno ancora restituito il corpo di Renato Mantovani. Le speranze che il cacciatore disperso sia ancora in vita sono minime. Dell’uomo, classe 1943, bresciano di Castel Mella, non si hanno notizie da venerdì sera. Nonostante alcuni residenti gli avessero suggerito di allontanarsi in fretta dalla zona, lui ha proseguito la sua battuta di caccia in solitaria. Si trovava presso Pizzarosto, frazione di Palestro sulla sponda opposta del Sesia, quella destra. I suoi boschi e la sua golena sono famose per la fauna avicola. Da tempo Mantovani, due figli, era domiciliato a Vercelli. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale di Pavia, che coordinano le indagini, aveva passato la notte tra il 2 e il 3 ottobre in un casolare abbandonato, un luogo spesso usato come “capanno di caccia”. Sabato mattina, quando il livello del fiume si è alzato rapidamente, non è più riuscito a uscirne. L’edificio è stato completamente sommerso, e ne è anche crollata una parte. Lì, dopo la segnalazione di alcuni conoscenti, sono stati trovati oggetti personali di Mantovani tra cui il fucile. Le ricerche, nonostante il maltempo, hanno interessato le giornate di sabato e domenica, senza esito, per poi proseguire nei giorni successivi. Dell’uomo mai nessuna traccia. I vigili del fuoco insieme ai sommozzatori hanno fatto intervenire un elicottero, col quale si sono calati nel casolare e che ha sorvolato l’area fino al tramonto di domenica. Mezzi di soccorso sono arrivati da Lodi, Mortara, Robbio e Mede. Alle ricerche partecipano anche membri della protezione civile. La paura, che è quasi una certezza, è quella che il corpo del 77enne sia stato trascinato a valle. Sabato l’elicottero dei vigili del fuoco ha salvato altri due cacciatori all’altezza di Candia, dieci chilometri più a valle. Avevano trovato rifugio su un isolotto. Stessa buona sorte domenica per altri due pescatori presso San Cipriano, in Oltrepò, bloccati al centro del Grande Fiume. Sono riusciti a rientrare col proprio gommone, lasciando sul posto le automobili e l’attrezzatura.Davide Maniac