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MEDE – Galeotto fu Facebook, ancora una volta. L’amministrazione comunale tramite delibere di giunta querela due cittadini, che si sarebbero lasciati un po’ troppo andare nei commenti sui social contro amministrazione e Polizia locale. L’avvocato che dovrà “tutelare l’immagine e l’onorabilità del Comune di Mede e degli amministratori comunali” è Gabriele Trotti, con studio a Sannazzaro. La parcella è di 650 euro, costi che aumentano a mille euro con gli accessori di legge. La cifra verrà messa a bilancio. Non è la prima volta: all’inizio del 2019 un altro medese sempre su Facebook diede dei “ladri” a sindaco e assessore e si beccò la querela, poi archiviata. “Il Comune – chiarisce il primo cittadino medese, Giorgio Guardamagna (nella foto) – ha il dovere di tutelare amministrazione e dipendenti: se questi ultimi vengono insultati o fatti oggetto di apprezzamenti denigratori, non possiamo esimerci dal segnalare alla autorità competente i fatti. Quindi, visti alcuni commenti di questo tenore, procediamo a querelare. Purtroppo non è la prima volta, ma se si continua a scrivere in libertà, il Comune agirà nelle sedi deputate a tutelarsi”. I denunciati in questo caso sono due, F.C. e I.F. e ognuno ha una sua delibera dedicata. I messaggi risalirebbero ad aprile e maggio, inviati in gruppi pubblici dedicati proprio alle dinamiche della cittadina. “L’amministrazione comunale – si legge in ambo le delibere – è stata oggetto di ripetuti attacchi sul web lesivi dell’immagine del Comune di Mede e pregiudizievoli dell’onorabilità e del buon nome dell’attuale amministrazione comunale, impegnata, sin dal suo insediamento, ad assicurare il buon funzionamento, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Vengono diffuse attraverso social network notizie non vere, che in maniera tendenziosa discreditano l’intera struttura amministrativa ed appaiono, pertanto, palesemente lesive dell’immagine e dell’onorabilità dell’ente e degli amministratori comunali”. “Questa decisione presa dall’amministrazione – aggiunge il comandante della Polizia locale Sabrina Biscaldi – è un atto dovuto, a tutela della professionalità e del lodevole lavoro svolto in modo costante degli operatori del comando, ancora di più in questi mesi interessati dalla pandemia. Ogni altro comportamento simile in futuro verrà trattato allo stesso modo”.Davide Maniac