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Un premio ad un territorio e a suoi tre “alfieri”. Lunedì scorso, 8 maggio, nella splendida cornice del castello di San Gaudenzio, a Cervesina, Vinarius ha ufficialmente consegnato il “Premio al territorio 2023”, dopo la proclamazione dello scorso 16 gennaio a Roma, al territorio Pavese. 
Come da tradizione, Vinarius conferisce un riconoscimento a tre personaggi (o istituzioni) che hanno reso lustro il territorio premiato. I tre “illustri” pavesi sono Giovanni Ricciardella, Gioachino Palestro e Mario Maffi. La terna è stata scelta da Vinarius tra una rosa di nomi proposti dalla Camera di Commercio di Pavia.
Ricciardella, giovane chef ambasciatore del territorio, ha fatto della tradizione culinaria un punto di partenza per osare giochi di consistenze, di sapori, di presentazione del piatto inaspettati esaltando i sapori tipici pavesi nel ristorante Cascina Vittoria di Rognano. 
Mario Maffi è un enologo, perito agrario e grande conoscitore dell’Oltrepò, discendente di una famiglia della Val Trebbia: da sempre esalta il sapore e il piacere del vino come promotore di cultura, storia, tradizioni, amore e il rispetto per la terra.
Il terzo premiato è quello probabilmente più conosciuto dal grande pubblico, non solo a livello locale: Gioachino Palestro. Il “Peter pan della Padania” ha avuto il merito di salvare dall’estinzione il salame d’oca, recuperando l’antica ricetta della famiglia Orlandini. Il suo non è stato solo un “salvataggio”: Palestro ha fatto affermare il salame d’oca, e l’oca più in generale, a livello nazionale. La sua bottega, casa di straordinari personaggi come Giacomo Bologna, Giorgio Grai, Luigi Veronelli, Paolo Massobrio, Corrado Barberis, Carlin Petrini e tanti altri “big” del gusto made in Italy, continua ad essere un laboratorio di idee e di sperimentazioni di nuovi sapori legati ad antichi saperi. Gancia, Marzotto e Romiti sono tre cognomi a caso di clienti che hanno soddisfatto i loro palati alla Corte dell’Oca (nome coniato da Giacomo Bologna) di Gioachino Palestro. L’oca non è solo salame e Palestro lo ha sempre sostenuto: grazie a questo sono molteplici le specialità “made in Mortara” realizzate grazie al bianco pennuto: petti stagionati o affumicati, ciccioli pressati e secchi, paté, prosciuttini, salami crudi, mortadelline, bresaole, marbré e altro ancora perché dell’oca… non si butta via niente!
La premiazione è avvenuta lunedì scorso, durante la cena di gala in occasione del viaggio studio organizzato da Vinarius nel territorio pavese. Una trentina di enoteche hanno scoperto i sapori, le tipicità, le bellezze artistiche, paesaggistiche e culturali di un territorio che unisce la delicatezza pianeggiante delle risaie lomelline alle asperità dell’appennino oltrepadano. 
“Il territorio pavese, con la sua ricca storia enologica e per la ricchezza delle sue proposte enoturistiche è un grande esempio di come il vino possa essere un importante volano di crescita per un’intera area. – spiega Andrea Terraneo, presidente di Vinarius – Per questo motivo siamo stati orgogliosi di conferirgli il nono Premio al territorio e, soprattutto, di coinvolgere gli associati Vinarius in un importante viaggio di approfondimento proprio nel pavese. Quello che si sta svolgendo in questi giorni non è solo uno stage, ma un’importante occasione di confronto con gli operatori del settore del territorio premiato, un’occasione di crescita e dialogo che conferma la volontà di Vinarius di creare legami continuativi e di grande reciprocità con le realtà con cui da tempo lavoriamo e interagiamo”. 
Pollice alzato anche da parte di Giovanni Merlino, commissario straordinario della Camera di Commercio di Pavia, già presente alla proclamazione ufficiale dello scorso gennaio a palazzo Madama a Roma. 
“Il Premio al territorio è stata una bella sorpresa e rappresenta anche una grande opportunità per il territorio e per le nostre imprese vitivinicole che si fanno ambasciatrici della qualità delle eccellenze agroalimentari pavesi e fanno da traino alla promozione enogastronomica anche a livello turistico. – ha spiegato Merlino – La scelta dei premiati effettuata da Vinarius è pienamente condivisibile, anche se il nostro territorio è ricco di saperi e abilità che avrebbero meritato tale riconoscimento. Tutti e tre rappresentano egregiamente il nostro territorio con le loro straordinarie competenze”.